Sopra, il ritratto di Nichiren Sotto, la sua statua |
Sopra, il tempio Kuonji, costruito nel Monte Minobu |
Nichiren nacque nel paese Awa (la presente provincia Chiba, vicina a Tokyo) in 1222 come un figlio nella famiglia potente del pescatore. Entrando in un tempio buddista come un’apprendista del monaco a 12 anni, ha studiato duro. Dopo essere diventato il monaco, lui è andato al Monte Hiei e mettendovi la base d’attività, ha girato per Kyoto, Nara, Osaka e Koyasan per osservare la situazione dei templi d’ogni posto.
A quest’època, la setta Jyodo era al culmine della prosperità, quindi a lui che era attirato molto a Hoke-kyo (Saddharmapundarika-sutra, in sanscrito), sembrava lo stato di crisi per il vero Buddismo. Perché questo sutra Hoke-kyo era considerato come il testo più importante per tutti i buddisti dal vecchio tempo, però nella setta Jyodo si usavano altri sutra come il testo principale.
Allora, lui, recitando Nam myoho rengekyo (una frase di Hoke-kyo), ha dichiarato di propagare questo sutra a 32 anni. La sua maniera della propagazione era molto radicale, cioè nella città di Kamakura, ha insistito nella sua idea dicendo cosi:
Qui a Kamakura, in questi anni c’è stato sempre il terremoto o il diluvio o la carestia o l’epidemia. Tutte queste cose erano causate dalla setta Jyodo. Perciò, il governo deve proibirlo subito e cercare di diffondere fra il popolo la fede per Hoke-kyo. Se non, continuerà la calamità e il Giappone sarà invaso d’altra nazione.
Naturalmente, i credenti della setta Jyodo non rimanevano silenziosi e fra due gruppi erano accaduti litigi talmente forti che Nichiren è stato esiliato alla fine. Due anni dopo, lui era liberato, però, non smettendo l’attività della propagazione, succedeva ogni tanto la lite con i credenti della setta Jyodo come prima.
In 1268, quando era arrivato un messaggero mongolo (consultate per favore “La Storia di Samurai (20)”) per la prima volta, lui insisteva che la sua predizione si è avverata. Lui ha continuato a gridare cosi a voce alta mentre tutto il Giappone entrava nello stato di guerra. Infatti, lui era arrestato e condannato a morte. Quando stava proprio per essere decapitato, succedeva un miracolo (non è ben chiaro che cosa era, ma nella biografia di Nichiren, c’è scritto che un oggetto lucente volava nel cielo e il boia è caduto rimanendo abbagliato). Cosi, evitando un pericolo della morte per un pelo, lui era esiliato di nuovo. Tre anni dopo, lui era liberato e facendo una vita da eremita nel Monte Minobu (si trova nella presente provincia Yamanashi), ha cercato di indirizzare i suoi discepoli e credenti.
D’altra parte, il governatore di questa zona non era d’accordo a quello che Nichiren faceva. Perciò, capitava l’oppressione perfino al martirio. In 1274, tuttavia, per l’invasione dai mongoli, la predizione di Nichiren era considerata vera. Seconda invasione di loro, fortunatamente per i giapponesi, era fallita da “Kamikaze (il vento divino)”. Da questo momento, alcuni ricchi e potenti hanno cominciato a donare i templi per lui. L’anno prossimo però, lui si era ammalato grave e morto al 13 ottobre dell’anno 1282. Le sue ceneri sono portate nella stupa costruita nel Monte Minobu e i discepoli hanno deciso di proteggerla a turno di servizio mensile.
Comunque, era fondata cosi la setta Nichiren che ci ha tanti credenti ancora adesso.