domenica 7 agosto 2022

La serie della letteratura giapponese ~538~

 


Due foto di Higashiyama attuale

Tsurezure Gusa (160)

 

 

Per esempio, quello suddetto somiglia a un giocatore del Go (un gioco fatto con pedine nere e bianche posate su una scacchiera e vince chi sistema le proprie pedine su  un territorio più vasto di quello dell’avversario), che ottiene la pedina molto importante dall’avversario, buttando quella meno importante di se stesso, senza fare inutile nessuna mossa.

 

Sarà molto facile di prendere le dieci pedine buttando tre, invece è difficile di prendere le undici, buttando le dieci.

 

Solitamente, bisognerebbe prendere la pedina più utile anche se non sia tanta differenza. Ma, se arrivi a lui il momento da buttare le dieci pedine, gli dispiacerebbe buttarle e perderebbe l’occasione giusta di cambiare. Così, lui vuole, non buttando le sue, prendere quella dell’avversario. E alla fine, non potrà ottenere né quella né questa.

 

Chi abita in Kyoto, quando è già arrivato a Higashiyama (la zona d’est in Kyoto) per una faccenda, se lui pensi di andare a Nishiyama (la zona d’ovest in Kyoto) per la sua comodità, dovrebbe dirigersi subito a Nishiyama, uscendo dalla porta di Higashiyama.

 

Se lui pensi, essendo ormai in Higashiyama, di finire qui la faccenda prima di tutto, e poi dopo d’andare a Nishiyama un giorno, non potrà mai arrivare a Nishiyama. La negligenza di un momento diventerà quella di tutta la vita. Bisogna averne paura.