Tsurezure Gusa (160)
Per esempio, quello suddetto somiglia
a un giocatore del Go (un gioco fatto con pedine nere e bianche posate su una
scacchiera e vince chi sistema le proprie pedine su un territorio più vasto di quello dell’avversario),
che ottiene la pedina molto importante dall’avversario, buttando quella meno
importante di se stesso, senza fare inutile nessuna mossa.
Sarà molto facile di prendere le
dieci pedine buttando tre, invece è difficile di prendere le undici, buttando
le dieci.
Solitamente, bisognerebbe prendere
la pedina più utile anche se non sia tanta differenza. Ma, se arrivi a lui il
momento da buttare le dieci pedine, gli dispiacerebbe buttarle e perderebbe l’occasione
giusta di cambiare. Così, lui vuole, non buttando le sue, prendere quella dell’avversario.
E alla fine, non potrà ottenere né quella né questa.
Chi abita in Kyoto, quando è già
arrivato a Higashiyama (la zona d’est in Kyoto) per una faccenda, se lui pensi
di andare a Nishiyama (la zona d’ovest in Kyoto) per la sua comodità, dovrebbe
dirigersi subito a Nishiyama, uscendo dalla porta di Higashiyama.
Se lui pensi, essendo ormai in Higashiyama, di finire qui la faccenda prima di tutto, e poi dopo d’andare a Nishiyama un giorno, non potrà mai arrivare a Nishiyama. La negligenza di un momento diventerà quella di tutta la vita. Bisogna averne paura.