mercoledì 6 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 191~


Due foto del concorso ippico tenuto nel vecchio tempo


Makura no Soushi (191)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (190)

(da 142 a 144 sono saltati)

Cento quarantacinquesimo

Le cose che fanno palpitare:

Quando vedo il concorso ippico. (N.B: In questo periodo, questo non era da scommettere i soldi come adesso. Era una delle cerimonie importanti nella corte imperiale oppure si teneva nel territorio del tempio scintoista come l'avvenimento sacro. Poiché il cavallo era allevato normalmente per gli affari militari, era proibito di tenere il concorso ippico nel giardino della casa privata del popolo. Ma alcuni ministri di alta classe, lo teneva spesso nel giardino di sua casa.)

Quando attorciglio un pezzo di carta per farne una cordicella. (Perché ci vuole una certa delicatezza al movimento delle mani.)

Quando i miei genitori stanno mali. Soprattutto, quando infierisce qualche epidemia vicino a casa di loro.

Quando un bambino che ancora non può parlare, piange molto e non beve il latte. Soprattutto, anche se la nutrice lo abbraccia e culla, lui non smette di piangere. In questo caso, ci fa palpitare per la preoccupazione.

Quando sento la voce del mio amante nel luogo insolito, mi fa palpitare. E anche quando sento che gli altri parlano di lui.

Quando mi visita una persona che odio, mi batte al cuore nel senso diverso. Comunque, il cuore palpita stranamente per ogni occasione.


Quando un uomo non manda la lettera subito dopo che è andato via da casa della sua amante, in cui aveva visitato alla notte precedente, mi fa palpitare anche se nel caso di mia amica. (N.B: In questo periodo, il sistema del matrimonio era diverso dal presente. L’uomo frequentava la casa della donna, ed era la regola implicita di mandare la lettera a lei appena tornato a sua casa.