domenica 24 febbraio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 196~



Tre illustrazioni delle ancelle



Makura no Soushi (196)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (195)

Cento cinquantatreesimo (3-fine)

Per la persona di alta classe, stanno sempre le tante ancelle accanto a lei. Ma lei, quando ha bisogno di mandare una lettera alla persona molto importante, chiama apposta una ancella che sta nel compartimento privato suo, nonostante che ci stanno attorno di lei le ancelle brave nella calligrafia, che non dovrebbero mai scrivere le lettere brutte come se fossero le tracce d’uccello. E questa persona di alta classe regala il suo Suzuri (vaschetta per stemperare l’inchiostro di china) a quella ancella chiamata per farla scrivere la lettera.

È invidiabile!

In tale caso, normalmente ne serve una ancella più anziana, anche se un po’ bruttina nella calligrafia, perché solitamente le anziane hanno la precedenza.

Tuttavia, quando lei (la persona di alta classe) deve mandare una lettera alla figlia di un nobile di alta classe oppure quella di cui padre ha proposto di farla servire come la ancella, tramite una persona, è talmente attenta che prepara la carta ed altri arnesi di ottima qualità.

Allora, le altre ancelle, guardando questa scena, brontolano ciascuna a suo modo con un tono un po’ scherzoso.

Quando s’impara di suonare Koto (cetra orizzontale giapponese) o il flauto, non progredisce tanto bene, allora, lui o lei dovrebbe essere impaziente di riuscirne, invidiando gli altri bravi.

La nutrice dell’imperatore o il principe ereditario.

La ancella che sta sempre vicino all’imperatore. Perché lei può frequentare liberamente in qualsiasi sala nel palazzo imperiale.

(N.B dall’autrice di questo blog:

In questa sezione, Shonagon forse ha provato di descrivere generalizzando gli avvenimenti, ma ci sembra che questa parte fosse derivata dalla sua esperienza privata. Poi, “la persona di alta classe” è poco chiara di chi è, ma senz’altro è una donna.)