Tre articoli del gioco dell'oca (scacchiera, dadi e cilindro) |
Makura no Soushi (190)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (189)
Cento quarantesimo
La gente ama il gioco dell’oca (si chiama in giapponese, Sugoroku).
C’era un uomo giovane che lo ama molto e giocando tutto il giorno,
ancora vuole continuarne. Quando diventa buio, lui accende la luce nella bugia
e aspetta che il suo avversario mette i dadi nel cilindro. (N.B: In questo
periodo, il gioco dell’oca era diversa da quello attuale. Come si vede nella
foto di sopra, uno che getta i dadi sulla scacchiera, li mette prima nel
piccolo cilindro e lo scrolla e poi li getta.)
Ma il suo avversario non li mette nel cilindro subito, allora lui
aspetta impazientemente pensando che il suo avversario stia facendo un
esorcismo, ma è inutile. E lui dimostra l’aspetto accalorato, pensando che non
perda mai il gioco per qualsiasi esorcismo. È la scena spassosa!
Cento quarantunesimo
Nel caso del gioco di Go (si gioca con pedine nere e bianche
posate su una scacchiera e vince chi sistema le proprie pedine su un territorio
più vasto di quello dell’avversario) che si fa fra la persona di condizione
elevata e quella umile, quella sta con il vestito un po’ sciolto e mette le pedine
sulla scacchiera senza fretta.
Invece questa sta con deferenza e staccato un po’ dalla scacchiera,
mette le pedine con il comportamento sempre rispettoso. È un po’ buffo anche
questo!