L'illustrazione di tre insetti considerati che stanno nella pancia umana (quella destra ha la figura umana) |
Il monumento di Koushin |
Makura no Soushi (126)
~ Il primo saggio in Giappone, scritto da
Sei Shonagon ~
Il testo (125)
Novantacinquesimo paragrafo (12)
Quando la notte è inoltrata, l’imperatrice
ha fatto comporre Waka alle ancelle, dandole il tema. Tutte le mie colleghe,
eccitandosi, hanno cercato di comporla con serietà, ma, solo io chiacchieravo
delle altre cose al fianco dell’imperatrice. Allora, il signor Koechika mi ha
guardato con dubbio e detto:
“Come mai ti mostri indifferente alla
situazione delle tue colleghe? Anche tu prendi il tema.”
Io ho risposto:
“Io non comporrò più Waka, perché l’imperatrice
ne è già d’accordo, quindi, me ne rifiuto decisamente.”
Il signor Korechika, con sorpresa, ha
detto voltandosi all’imperatrice:
“Che è strano! Voi avete detto questa cosa
veramente? (N.B: Lui non usa “tu” all’imperatrice, anche se è sua sorella.)
Perché avete perdonato a lei questo vantaggio?”
Poi, mi ha detto:
“A prescindere dal caso altro, ma, sta
notte è particolare. Perciò, tu devi comporla per forza.”
Tuttavia, io, non ascoltandolo, stavo
sempre vicino all’imperatrice. Nel frattempo, pian piano le mie colleghe hanno presentato
loro Waka e l’imperatrice ha cominciato a giudicarla. Durante questa
operazione, lei mi ha lanciato una piccola lettera su cui c’è scritto:
Motosukega Nochitoiwaruru Kimishimoya
Koyoinoutani Hazuretewaoru
La traduzione: Tu sei figlia di Motosuke
(N.B: era famoso come l’autore di Waka), ma, tu stai fuori dal gioco di sta
sera.)
Io ridevo guardandola finché il signor
Korechika mi ha domandato;
“Che ridi? Cosa è successo?”
E ho recitato come seguente:
“Sonohitono Nochitoiwarenu Minariseba Koyoinoutawo
Mazuzoyomamashi.”
La traduzione: Se io non fosse figlia di
Motosuke, avrei composto Waka subito.
Poi ho detto all’imperatrice e al signor
Korechika:
“Se io non sia in questo ambiente, comporrei
anche mille Waka.”