Due foto della zappa |
Ugetsu
Monogatari 85 (la storia della pioggia e luna)
~
scritto da Akinari Ueda ~
Hinpukuron
(Il saggio sulla povertà e la ricchezza) ~ 7 ~
Lo spirito dell’oro ha continuato a parlare ancora:
“Ma, comunque, da una parte, la strada per la ricchezza è una
arte, quindi, chi è abile, può raccoglierla bene, invece quello che è ignorante
no. Anche se lui tiene tanti beni, li perde molto più facilmente che
distruggere le tegole. Inoltre, noi, compagni dell’oro, attacchiamo o
distacchiamo agli uomini seguendo il suo mestiere, perciò non è che abbiamo un
padrone stabilito. Una volta ci raduniamo qui, ma, secondo l’atto del nostro
proprietario, andiamo via e diventiamo dell’altro. Come se scorra l’acqua dall’alto
al basso. Non ci abbiamo il tempo da fermare notte e giorno, perché dobbiamo
sempre circolare.
Posso dire una cosa, cioè, se una persona, anche se sia ricca, se
ne sta con le mani in mano, la sua ricchezza andrà via fra poco.
Ripeto ancora, se una cattiva persona sia arricchita, non c’entra
niente alla sua personalità e ciò non si può paragonare con il caso della
ricchezza del signore. È il problema veramente diverso.
Allora, secondo me, se una persona che sia arricchita con la tanta
fortuna, si sforzi di lavorare senza facendo lo spreco, la sua famiglia
prosperebbe bene di natura e tutto il popolo la seguirà.
Io non conosco il Karma che si insegna nel Buddismo neanche l’ordine
del cielo che si dice nel Confucianesimo. Io vivo a mio agio nel mondo assolutamente
diverso da ciò.”
Sanai, dopo averlo ascoltato, ha aumentato sempre più il suo
interesse e detto:
“Quello che avete detto voi è meraviglioso! Grazie a voi, è scomparso
tutto il mio dubbio che tenevo nel cuore per lungo tempo. Allora, approfittando
questa occasione, vorrei domandarvi un’altra cosa.
Guardando il presente Giappone, la famiglia Toyotomi (consultate per favore "La storia di Samurai, 38,39,40) governa tutto
il paese e sembra che la pace attuale sia dovuta a questa famiglia. Ma, d’altronde,
ci sono i Samurai che vogliono servire ancora al suo signore che ha già perso
il suo dominio. Loro stanno studiando la buona occasione per risollevare le sorti
della famiglia del loro signore.
Poi, riguardo ai contadini, poiché loro anche sono il popolo che
erano nati nel periodo dei regni combattenti caratterizzato dalla mancanza di
un forte governo (1467~1568), sono pronti a combattere scambiando la vanga e zappa
con l’arme per compiere azioni gloriose in battaglia.”
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