Due illustazioni dei poliziotti nel tempo antico |
Ugetsu
Monogatari 50 (la storia della pioggia e luna)
~
scritto da Akinari Ueda ~
Jasei no In (la storia di un uomo attaccato
dallo spirito del serpente) ~ 11 ~
Il padre, ascoltandolo, è diventato pallido e
ha detto:
“È successa una cosa veramente grave! Toyoo
ha fatto mai il furto fino ora. Non dovrebbe essere il ragazzo tanto cattivo
cosi. Ma come mai, gli è venuta la voglia di rubare la roba degli altri? Io non
capisco, pero, se si denunci questa faccenda dai terzi, la nostra famiglia
sarebbe estinta. A me non ha importanza, anche se io perdo un figlio ingrato
per il nostro antenato e i discendenti. Noi quindi, lo denunceremo domani.”
Il giorno dopo, Taro è andato alla casa del
sacerdote e dimostrandogli la spada, ha parlato tutti i particolari.
Il sacerdote ha detto con molta sorpresa:
“È veramente la spada che ci ha donato il
signore.”
Enya no Hiroyuki, dopo averlo ascoltato, ha ordinato
ai suoi seguaci:
“Quell’uomo avrà rubato ancora tanti tesori
altri. Voi andate subito ad arrestarlo.”
E decina di Samurai sono andati alla casa di
Ooya, condotti da Taro.
Quando i Samurai hanno fatto irruzione in
casa, Toyoo leggeva un libro non sapendo nulla quello che stava succedendo. Lui
si è sorpreso molto quando era arrestato e ha protestato dicendo:
“Perché mi arrestate? Io non ho commesso
nessun crimine!”
Ma i Samurai, non gli dando orecchio, l’hanno
legato. Allora, i genitori, Taro e sua moglie non facevano che piangere essendo
perplessi ancor di più.
I Samurai invece, hanno portato Toyoo a forza
all’ufficio del governatore.
Hiroyuki, guardandolo severamente, ha detto:
“Tu hai rubato i tesori e questo è proprio il
crimine più grave mai successo in questo paese. Ora, confessa subito dove li hai
nascosto.”
Toyoo ha finalmente capito la situazione
ascoltandolo e risposto con la lacrima:
“Io non ho mai sottratto i tesori. La moglie
di un certo Agata me ha regalato la spada, dicendo che la è un ricordo del suo marito defunto.
Vi chiedo per favore, di chiamarla qui. Allora, lei potrà spiegare tutta la
situazione chiaramente e voi capirete che io non sono colpevole.”