Sopra, le statue di Amitabha e due Bodhisattva nel tempio buddista Jyodoji (fatte da Kaikei) |
Sopra, la statua di Unkei Sotto, la statua di Jizo (fatta da lui) |
Il direttore generale di questa grande opera, cioè la produzione di 2 statue di Nioh, era Unkei. Il suo gruppo si chiamava “Kei-ha”, che significa “Il gruppo di Kei”. Perché la maggioranza degli scultori che appartenevano a questo gruppo aveva “Kei” nel loro nome come Unkei, Kaikei e Tankei ecc. (perciò, naturalmente “ha” significa “gruppo”)
La famiglia di Unkei non era il discendente diretto di Jyocho, ma si crede che fosse stata una delle linee collaterali sue. Il padre di Unkei, chiamato Kokei, nonostante che non fosse stato tanto bravo quanto suo figlio come lo scultore, era molto in gamba per riunire gli scultori che lavoravano in Nara e sviluppare l’influenza di questo gruppo. Cioè, lui ha fondato la base di Kei-ha e poi, nel periodo del suo figlio, lo era fiorito. Unkei era non solo il genio come uno scultore ma anche aveva il talento socievole. Infatti, questo gruppo Kei-ha, da questo momento fino al periodo Edo continuava a regnare nel mondo della scultura giapponese come la corrente dominante.
D’altra parte, Kaikei era un discepolo molto bravo di Kokei (quindi, lui era il condiscepolo di Unkei) ed era anche un devoto credente della setta Jyodo del Buddismo. Si trovano ancora adesso tante statue di Budda Amitabha fatte da lui nei numerosi templi del Giappone. Soprattutto, la statua nel tempio Jyodoji la cui foto è messa sopra è veramente uno dei suoi capolavori. Quando i raggi del tramonto penetrano attraverso il muro di legno alla parte posteriore di Budda, l’interno di questo tempio diventa come se fosse un Jyodo (il mondo puro di assoluto agio) interamente.
Riguardo allo stile di Unkei e Kaikei, si può dire che quello è dinamico e maschile, invece questo è intellettuale e piuttosto statico. Si crede che la statua “a” di Nioh fosse prodotta principalmente da Kaikei, e “hum” era fatta sotto la direzione di Unkei. La statua “a” è messa nello spazio limitato della porta con naturalezza e anche i suoi particolari sono sistemati bene. Invece la statua “hum”, è rappresentata con la posizione un po’ innaturale come se resistesse allo spazio limitato, ma perciò, ci dà una impressione più vigorosa e l’effetto tridimensionale.
Sulla storia della scultura nel periodo Kamakura, si può elencare tre caratteri come seguenti:
(1) Erano rivalutate alcune opere del periodo antico e era in voga di copiarle.
(2) Da un lato, era capitato il movimento di “vedere le cose cosi come sono” e di conseguenza, era nato il realismo.
(2) Il materiale si era diversificato. Cioè, oltre a legno, argilla e bronzo, erano adoperati anche il ferro e la pietra.
Per quanto riguardo al “realismo”, si può vederlo fedelmente sulle opere di Unkei e Kaikei, sopratutto quelle due statue di Nioh sono veramente il caso tipico. Cioè, i muscoli forti di tutto il corpo, il vaso sanguigno elevato sulla fronte e il movimento vivace espresso dal vestito che dondola al vento…
Comunque, non c’è nessun dubbio che queste statue sono grandi capolavori che rappresentano il periodo Kamakura.