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Ugetsu
Monogatari 27 (la storia della pioggia e luna)
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scritto da Akinari Ueda ~
Muou no Rigyo (la carpa nel sogno) ~ 5 ~
Il racconto di Kougi continua ancora:
“Voi dunque, eravate contenti vedendo il pesce portato da Bunshi e l’avete
lodato. A questo momento, ho gridato con l’alta voce:
““Voi m’avete dimenticato? Non mi mangiate e fatemi tornare al mio
tempio!””
Ho gridato cosi tante volte, ma, voi se ne fregavate e dimostravate solo la
vostra contentezza di aver avuto il grande pesce, battendo le mani.
Nel frattempo, il cuoco è venuto. E lui, premendo fortemente i miei occhi con
le dita di sinistra e tenendo il coltello affilato bene con la mano di destra,
mi ha messo sul tagliere e stava per tagliarmi.
Io quindi, non potendo sopportare più le sofferenze, ho gridato di nuovo:
““Voi tutti mi uccidete? Ma, non è giusto, perché sono il monaco che servo
al Budda. Soccorretemi, soccorretemi!””
Tuttavia, nessuno m’ascoltava. E quando mi pareva proprio di essere
tagliato alla fine, mi sono svegliato.”
Il suo racconto è finito in questo punto. Tutta la gente che lo attorniava si
è commossa molto e nello stesso tempo e ne ha trovato strano. Allora il sig.
Suke ha detto:
“Dopo aver ascoltato la vostra storia, ciò mi ha fatto venire in mente una
cosa, cioè ho visto spesso che il pesce aveva mosso la bocca. Forse a questo
momento, voi avevate gridato…Ma naturalmente, noi non abbiamo potuto sentire la
vostra voce. Ma comunque, quello che voi ci avete raccontato, è un miracolo
davvero!”
Dopo di che, lui ha mandato subito il suo vassallo a sua casa e fatto
buttare Namasu rimasto nel lago Biwa.
Kougi, fra un po’, è guarito dalla malattia e molto tempo dopo, è morto
vecchio nel suo letto.
Prima di morire, lui, prendendo le pitture che aveva dipinto lui stesso, le
ha sparse nel lago. Allora, i pesci dipinti sono usciti dalla pittura e hanno nuotato
nell’acqua. Perciò, le pitture di Kougi non sono rimaste alla posterità.
Ma uno di suoi discepoli chiamato Narimitsu, succedendo all’eccellente
prestazione del suo maestro, ha avuto la grande fama.
Un giorno, quando Narimitsu ha dipinto la figura del gallo sulla porta scorrevole
nel palazzo imperiale, un vero gallo l’ha calciata pensandolo autentico.
In un libro antologico nel vecchio tempo, c’è scritto cosi.
~ fine di “Muou no Rigyo (la carpa nel sogno)” ~