Due foto del paesaggio dell'erbacce lussureggiati |
Ugetsu
Monogatari 17 (la storia della pioggia e luna)
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scritto da Akinari Ueda ~
Asaji ga Yado (Capanna erbosa) ~ 5 ~
Quando Katsushiro ha messo piede nella sua patria, le nuvole cariche di
pioggia coprivano il cielo, ma lui avanzava la pianura coperta d’erbacce estive pensando di non dover perdersi la strada perché proprio era la terra
dove ha vissuto a lungo. Nel suo paese pero, ormai non c’era più il ponte sul
fiume e non si sentiva il suono del passo del cavallo neanche quello dell’essere
umano. Inoltre, se per caso si trovava qualche abitazione, era completamente
cambiata da quella che lui sapeva prima.
Lui quindi, non riusciva a distinguere nemmeno la sua casa. Nel frattempo, trenta
o quaranta metri avanti, lui ha potuto vedere stentatamente un pino spaccato
dal fulmine sotto la poca luce della stella fra le nuvole.
Katsushiro, pensando con gioia che era proprio il segno di sua casa, se n’è
avvicinato e l’ha trovata. Per migliorare la situazione, lui si è convinto che
ci abitava qualcuno perché filtrava la luce fra gli spiragli della porta
vecchia.
“Ma va! Può essere mia moglie? Oppure sta qualcuno sconosciuto?”
Domandosi cosi, lui si è schiarito la gola per far sapere la sua visita con
tanta aspettazione. Dentro casa, sembrava che qualcuno si muovesse, poi si
sentiva una voce di chiedere di chi era.
Questa voce era proprio di sua moglie, anche se era abbastanza invecchiata.
Katsushiro, non potendo frenare l’impazienza, ha detto:
“Sono io, Katsushiro. Ma tu, abiti da sola salva e sana fino ora in questa
condizione brutta? È strano!”
Appena sentito la voce del marito, la moglie ha aperto la porta. Il suo
aspetto pero, era invecchiato, sporco e nero, e aveva gli occhi incavati e i
capelli spettinati. A Katsushiro, non sembrava che questa donna fosse identica
alla sua moglie una volta bellissima.
Lei, dopo averlo visto, piangeva solamente a calde lacrime senza nessuna
parola. Anche Katsushiro, essendo rimasto sconvolto, non riusciva a dire niente
per alcuni minuti.