la foto delle carpe |
il quadro di una carpa |
Ugetsu
Monogatari 23 (la storia della pioggia e luna)
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scritto da Akinari Ueda ~
Muou no Rigyo (la carpa nel sogno) ~ 1 ~
Nel decimo secolo, c’era un monaco chiamato Kougi, nel tempio buddista Mii
(si trova nella presente provincia Shiga). Poiché dipingeva bene, lui aveva
fama di pittore eccellente. Ma lui non dipingeva spesso i soliti oggetti come la
statua di Budda, o la montagna, o il fiore, o l’uccello, che gli altri pittori
scelgono normalmente. Lui, quando ci aveva il tempo libero, andava sempre al
lago Biwa (il lago più grande situato nella provincia Shiga), e comprava i
pesci appena pescati dai pescatori, poi li lasciava di nuovo nel lago. E, guardandoli che nuotavano, li
dipingeva. Con il passo dell’età, la sua abilità diventava sempre più destra e
precisa.
Un giorno, lui ha sognato che giocava insieme i pesci nel lago, mentre
sonnecchiava da un po’ di stanchezza. Appena si è svegliato, lui dipingeva
questa scena titolandola “la carpa nel sogno” e l’ha attaccata sulla parete.
Poiché questa pittura era molto bella, lui era sommerso da tanta gente che
la voleva. Lui quindi, ha dato a loro solo i schizzi del fiore oppure
l’uccello, ma mai quello della carpa, con le parole dello scherzo:
“A voi laici che cacciate o pescate gli animali, che è proibito nel Buddismo, non
vorrei dare questo pesce.”
Questa pittura e il suo scherzo hanno avuto la fama tutti i due.
In un anno, lui si è ammalato e stato al letto per sette giorni. Poi, chiusi
i suoi occhi improvvisamente e aveva smesso di respirare. I suoi discepoli e
amici, attorniandolo, si sono addolorati della sua morte.
Tuttavia, loro hanno trovato che era ancora un po’ caldo attorno il petto
del morto, perciò avendo la speranza della sua resurrezione, hanno passato ancora tre giorni circondando Kougi. Allora, è cominciato a muoversi un po’ la
mano e il piede e poi, aperti gli occhi e lui si è alzato con un sospiro lungo e
detto:
“Mi pare che siano passati tanti tempi da quando io ero in coma. Quanti
giorni saranno?”
I discepoli hanno risposto:
“Maestro, voi avete smesso di respirare tre giorni fa. E noi tutti,
pensavamo una volta del funerale per voi, ma, sentendo il vostro seno ancora un
po’ caldo, stavamo attorno a voi, con la speranza della resurrezione senza
mettervi nella bara. Ora, visto che
siete risuscitato da morte, siamo molto lieti e veramente fortunarti di non avervi seppellito.”