La statua e l'illustrazione di Ohkuninushi |
Volume primo (21)
Ohkuninushi (il sesto discendente da Susa no O) aveva tanti fratelli, ciò nonostante tutti di loro erano d’accordo di cederegli il diritto del signore nel paese. La ragione è come seguente:
Queste tante Divinità (fratelli), avendo la voglia di chiedere la mano della Principessa Yakami nel paese di Inaba (Yakami e Inaba, ambedue sono il nome della località), sono andati a Inaba insieme, e loro hanno fatto accompagnare Ohkuninushi come se fosse il servitore da portare un saccone in cui sono messe le merci di loro. Quando questa comitiva è arrivata al capo di Keta (il nome della spiaggia nella provincia Tottori), ci si è trovato un coniglio che si sdraiava consumato e nudo. Allora, le Divinità di fratelli hanno detto al coniglio cosi:
“Per guarire il tuo corpo, prima fai il bagno nel mare e dopo stai sotto il vento, e poi coricati sul vertice di una montagna alta.”
Il coniglio quindi, seguendo a quello che gli hanno indicato le Divinità, si è coricato sul vertice di una montagna.
Tuttavia, col asciugarsi man mano d’acqua salata che lui si è bagnato, la sua pelle si è screpolata per colpa del vento. Quando lui si è accasciato a terra in lacrime per il dolore acuto, Ohkuninushi, che ci è arrivato all'ultimo, gli ha chiesto:
“ Come mai tu stai piangendo? ”
Il coniglio ha risposto:
“Io, che stavo prima all’isola di Oki, sono voluto venirci, ma, non sapendo la maniera d’attraversare il mare, ho fregato un gruppo del pescecane. Cioè, gli ho detto cosi:
Paragonando me e te, per sapere quale di noi abbiamo maggiore compagno, vorrei contare il numero di voi tutti. Perciò tu porta qui tutti i tuoi compagni e li fai mettere in fila da questa isola al capo di Keta. Io quindi, passando sulla loro schiena, conterò il numero di tutti, e cosi possiamo capire quale di noi siamo più numerosi.
Ed io, calpestando la schiena dei pescecani fregati, sono riuscito a passare qua e appena prima di scendere a questa spiaggia, gli ho detto la verità. In questo momento, un pescecane che è stato all’ultima coda, mi ha afferrato e portato via tutti i miei vestiti.
Mentre io piangevo, quelle Divinità numerose che sono già andate via, mi hanno detto di bagnarmi nell’acqua salata e coricarmi sotto il vento. Ho fatto cosi come loro mi hanno indicato, e mi sono trovato di tutto il corpo ferito.”