Tre foto di Chigaidana |
Ugetsu
Monogatari 35 (la storia della pioggia e luna)
~
scritto da Akinari Ueda ~
Kibitsu no Kama (la pentola del tempio
scintoista Kibitsu) ~ 8 ~
La donna ha risposto:
“La casa della signora è vicina da dove voi passate sempre. Anche lei si
sarà sentita insicura adesso, perché ha perso una persona degna di fiducia. Io quindi, vi
raccomando di visitarla ogni tanto.”
Poi, ha cominciato a camminare mettendosi alla testa di lui.
Duecento metri avanzati, c’era un sentiero stretto. Camminandovi ancora
cento metri, si è trovata una piccola casa col tetto coperto da rami di bambù
nel bosco buio.
La porta di bambù era smorta e anche il giardino sembrava che fosse
abbandonato sotto la luna al primo quarto. E attraverso la finestra di carta, filtrava
la poca luce.
“Aspettate un attimo.”
Dicendo cosi, la donna è entrata dentro. Shotaro, stando fianco al pozzo
vecchio, coperto di muschio, ha sbirciato la situazione di dentro casa. Fra Fusuma
(la porta di carta scorrevole) un po’ aperta, il fioco lume scintillava dal
vento e sotto questa, Chigaidana (lo scaffale con i ripiani di
livello diverso, come si vede nelle foto di sopra) raccato nero splendeva con l’aspetto elegante e bello.
A questo momento, la donna è uscita da casa e detto:
“Io ho parlato alla signora quello che mi avete detto, allora lei è
contenta e vuole parlare con voi tramite un paravento. Per favore, entrate
dentro.”
Shotaro quindi, accompagnato dalla donna, è entrato in casa girando per il
giardino. Nel salotto, c’era un paravento da cui si vedeva solo un pezzo dell’orlo
di Kimono. Lui ha detto pensando che ci stava la signora:
“Ho sentito dire che voi avete perso il vostro marito e poi per peggiorare
la situazione, vi siete ammalata. Anche io ho perso mia moglie pochi giorni fa
e sto provando lo stesso dolore con voi. Allora ho avuto l’audacia di visitarvi
cosi improvvisamente, volendo almeno condividere la nostra tristezza col
parlare il sentimento di noi ognuno.”