Due foto del cavallo bianco |
Makura no Soushi (96)
~ Il primo saggio in Giappone, scritto da
Sei Shonagon ~
Il testo (95)
Ottantatreesimo paragrafo (11)
A questa serva, poiché ho dato i resti
delle offerte per la festa del 7 (※1),
era tanto contenta quanto mi ha fatto salamelecchi e dopo, noi ancelle ne
abbiamo riso.
Durante il mio soggiorno a mia casa, sono
stata impensierita per quella montagna e appena sorge il sole, ho mandato un
servo per vedere la situazione di ciò. Verso il giorno 10, lui mi ha detto:
“È rimasta ancora abbastanza bene. Penso
che questa neve potrà rimanere fino al 15.”
Ed io ho tirato un sospiro di sollievo.
Dopo di che, ho mandato ancora i servi per verificarla sia giorno sia notte.
Tuttavia, poiché ha piovuto tanto alla notte del giorno 14, mi preoccupavo
moltissimo se sciogliesse tutta quanta o no. Io quindi, mi lamentavo tutto il
giorno senza dormire, pensando che quella neve non potesse rimanere più, perciò
tutti i membri della mia famiglia mi ridevano dicendo:
“Sei come una somara!”
Ma comunque, io sono rimasta svegliata
tutta la notte e alla mattina presto ho svegliano un servo forzatamente e l’ho
mandato a quella montagna di neve.
Lui mi ha detto:
“N’è rimasta ancora la grandezza di un
cuscino rotondo circa. La giardiniera la sta proteggendo accanitamente non
facendo avvicinarsi nessun bambino e lei mi ha detto che la potrà rimanere
almeno fino a dopo domani e sta aspettando il premio con gioia.”
(※1)
La festa del 7 è una delle feste annuali tenute nella corte imperiale dal tempo
antico al medioevo. Questa festa si chiamava anche quella del cavallo bianco,
cioè al giorno 7 gennaio, l’imperatore ha guardato 21 cavalli bianchi trainati
dai funzionari delle direzioni sinistra e destra del cavallo. E dopo, lui ha
tenuto un banchetto con i cortigiani nobili. Soprattutto nel periodo Heian,
questa è diventata il buon esempio, perché si credeva che tutti gli spiriti
maligni andassero via se si vedeva il cavallo bianco.