domenica 8 marzo 2015

Il fascino delle città antiche (36)



Due foto del pruno

Kitano Tenmangu (2)

Nell’anno 901, Michizane era calunniato da Fujiwara noTokihira a causa di aver tramato un complotto che ebbe voluto mettere al trono il principe Tokiyo (il suo genero), facendo decadere l’imperatore Daigo.
Questo non era vero, ma l’imperatore Daigo ne ha creduto e l’ha condannato al confino a Dazaifu (nella presente provincia Fukuoka di Kyushu). Allora, Uda (padre di Daigo), volendo intercedere per Michizane, ha chiesto di incontrare Dago, ma lui ne ha rifiutato.
Riguardo alla ragione di questo fatto, si dice che era proprio la diffamazione da Fujiwara no Tokihira, ma anche si poteva essere l’altro motivo. Cioè, c’era stata l’opposizione fra Daigo e Uda dapprima, in cui Michizane era solo coinvolto.  

Comunque, non solo Michizane ma anche suoi quattro figli erano esiliati lo stesso e lui era morto a Dazaifu nell’anno 903.

Dopo di che, in Kyoto, erano successi i disastri naturali uno dietro l’altro e il popolo ha cominciato temere dicendo che questi sono causati dalla maledizione del defunto Michizane. La corte imperiale quindi, dopo 20 anni della sua morte, ha riscattato il suo onore e costruito un tempio scintoista per calmare la sua anima. Questo è Kitano Tenmangu.
Nel giardino di questo tempio, ci sono piantati circa 1500 alberi di pruno (susino), e si trovano dappertutto le statue di bue.

Di pruno, c’è un aneddoto come seguente:
Michizane ha amato molto il fiore del pruno e prima di lasciare sua casa (per andare a Dazaifu) ha composto una Waka (la poesia giapponese composta di 31 fonetiche sillabate) come seguente:

Kochifukaba  nioiokoseyo  umeno  hana,
Arujinakitote  haruo  wasuruna

(Traduzione:
Quando soffia il vento dall’est, tu, il fiore di pruno, svegliati e cominci a profumare. Anche se non ci sia più il padrone, non dimenticarti della primavera)