mercoledì 30 gennaio 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 189~


Due foto della pesca



Makura no Soushi (189)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (188)

Cento trentottesimo (7)

L’imperatrice ha continuato a parlare:

“Tuttavia, la persona di sinistra, che ha posto l’indovinello, ha detto:

““Ma voi avete detto che è troppo difficile e nessuno può capire la risposta. Voi quindi, avete perso l’indovinello primo.””

E dopo di che, lei ha continuato a battere i rivali dialetticamente e ha fatto vincere i suoi compagni.”

Le ancelle che ascoltavano il racconto dell’imperatrice, hanno detto ridendo:

“Sarà stato tanto dispiacente per il gruppo di destra. La loro risposta è troppo ridicolo e imprudente! Ma comunque, quando il gruppo di sinistra ha sentito l’indovinello per primo, quanto si sarà arrabbiato nel cuore!”

Questa storia, non dipende all’oblio come me, anzi, è un racconto del fiasco che deriva dal fatto che è troppo conosciuta la risposta fra tutti.

Cento trentanovesimo

Circa nei primi dieci giorni del gennaio, i ragazzini giocavano arrampicandosi su un albero di pesco che si trova in un orto un po’ abbandonato. A questo momento, sono venute tre o quattro ragazzine tanto carine e hanno detto:

“Per favore, tagliate un ramo bello per noi. Perché il nostro signor vuole fare Uzuchi (1) con questo.”

Allora, un ragazzino che è stato sull’albero, l’ha tagliato e lanciato a loro. Le ragazzine si disputavano di prenderlo. È una scena molto carina! Ma, dopo, quando ci è venuto un uomo e ha chiesto la stessa cosa, il ragazzino ha risposto:

“Non adesso. Per voi, dopo.”

Allora, l’uomo ha cominciato a scuotere il tronco e il ragazzino gridava avvinghiandosi all’albero come se fosse una scimmia. È tanto divertente! Si vede questo genere della scena anche quando è maturato il frutto di prugna.

(1) Uzuchi è una asse di circa 10 cm, che è fatto dall’albero di pesco, su cui è bucato verticalmente in diverse parti per passare i fili di cinque colori. Questo si sospendeva per cacciare via gli spiriti maligni. È un avvenimento tradizionale nell’epoca di Heian, in un certo giorno di gennaio.