domenica 6 gennaio 2019

Intervallo (49)


Sopra, è Kadomatsu
e sotto Shimekazari


Il Capodanno (1)

Il Capodanno è la festa più importante per i giapponesi. Come ho scritto un po’ nella “La serie della letteratura giapponese ~ 15~”, il primo giorno del gennaio è proprio il primo Sekku nell’anno. Cioè, questo modo di pensare deriva dai principi yin e yang, in Cina. E il yang è positivo e yin è negativo, e nel caso della cifra, il numero dispari è yang, quello pari è ying. E il giorno che si raddoppia la stessa cifra dispari nell’anno, come il primo gennaio, tre marzo, cinque maggio, sette luglio, nove settembre, si chiama Sekku, che significa i cambiamenti della stagione.

Soprattutto, poiché il Capodanno è il giorno molto importante di un anno, si festeggiava in Giappone dal tempo antico. Tradizionalmente, tutte le case giapponesi preparavano il Kadomatsu (l’ornamento fatto di pino principalmente e poi aggiunto il bambù e qualche fiore) e Shimekazari (fatto di paglia di riso con una specie del mandarino) e quello si mette avanti alla porta invece questo si appende sopra l’ingresso. Queste due cose servono a purificare la casa e l’ambiente, per ricevere la divinità dell’anno. Come ho scritto nella sezione “Scintoismo”, la divinità rifiuta di dimorare al posto sporco.

Il motivo di ornamentare il pino alla porta, è proprio il pino simboleggia la prosperità eterna, perché è sempre verde. Invece Shimenawa è fatto di paglia di riso, che è il cibo più importante per noi giapponesi. Come ho già scritto qualche volta, noi giapponesi siamo stati la razza agricoltore per 
lungo tempo e soprattutto il riso è il cibo principale e anche una volta si usava come la tassa. 

Naturalmente adesso, questa abitudine è un po’ sparita, e ormai il Giappone è il paese industriale anzi che agricoltore, e anche Kadomatsu si vede raramente. Ma, ancora Shimenawa si mette all’ingresso di quasi tutte le case. E poi, noi scriviamo Nengajyou (la cartolina su cui c’è scritta la frase di auguri per l’anno nuovo, spesso anche con l’illustrazione dell’animale dei dodici segni astrologici, che è per esempio il cinghiale a questo anno 2019), e la impostiamo fino alla fine dell’anno, in modo che possa arrivare alla destinazione al Capodanno. L’ufficio postale raccoglie tutte queste cartoline e le tiene fino alla mattina del Capodanno e le distribuisce. (È guai, se arrivasse all’ultimo giorno dell’anno!)