Makura no Soushi (75)
~ Il primo saggio in Giappone, scritto da
Sei Shonagon ~
Il testo (74)
Settantesimo otto paragrafo (4)
Il generale Minamoto ha continuato
a parlate:
“E noi avviamo pensato e ideato di
mandarti quella lettera, ma, poiché il messaggero ci ha comunicato la tua
risposta che non hai voluto risponderci subito. Allora il capo di Kuroudo gli
ha ordinato di andare da te di nuovo e di prendere la risposta per forza, anche
se afferrando la tua mano, se no, di riavere la lettera. E il messaggero se n’è
andato sotto la pioggia e questa volta è ritornato subito con quella lettera a
mano. Noi tutti quindi, all’inizio, avviamo pensato che tu ce l’hai restituita.
Ma, il capo di Kuroudo, ha gridato appena l’ha vista. E noi ci siamo avvicinati
a lui chiedendo che cosa è successa. Allora lui ha detto:
““Che meraviglia! Lei è una donna
veramente eccellente. Non è possibile di ignorarla ormai!”” E noi tutti, dopo
aver letto la tua risposta, siamo rimasti per alcuni momenti senza parola con l’ammirazione
per te. Poi, il capo di Kuroudo ci ha chiesto di aggiungere qualche parola
spiritosa alla tua risposta per mandartela ancora. E noi quasi per tutta la
notte ci siamo sforzati di creare qualche idea buona, pero, alla fine, ne avviamo
rinunciato. E noi tutti avviamo concluso che questa cosa può essere l’argomento
da discutere anche le ultime generazioni.”
Cosi, la sua ammirazione per me è tanto
esagerata quanto mi vergogno. E poi, lui è andato via lasciandomi il detto:
“Dopo, noi ti chiameremo la Capanna
di erba.”
Io gli ho risposto:
“Ma no! È deplorevole per me se tramandi
il soprannome cosi brutto fino ai posteri.”
Nel frattempo, mi ha visitato
Tachibana no Norimitsu, il mio ex-marito, e mi ha detto:
“Sono venuto da te per riportare una
notizia tanto piacevole.”
Ho detto:
“Ma, che è successo? Io non ho
sentito che è stato proceduto a cambiamenti del personale in questi giorni, pero,
comunque, che posto hai ottenuto questa volta?”
Lui ha risposto:
“No, no., non è questo. Ieri sera,
ho provato il grande piacere e non vedevo l’ora di fare giorno, perché ho
voluto farti saperla quanto possibile presto. Ora, io non sono più il tuo
marito, ma voglio essere sempre il tuo amico intimo come fratello tuo.
Comunque, posso dirti che io non ho mai provato l’onore cosi grande fino ora.”