giovedì 15 giugno 2017

La serie della letteratura giapponese ~ 25 ~


Due foto delle pedine del Go


Makura no Soushi (25)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (24)

Ventesimo paragrafo ~ 6 ~

Nyogo, dilettandosi un po’ della curiosità che l’imperatore ha dimostrato, ha avuto anche tanto paura che se lei sbagliasse della risposta. L’imperatore invece, ha chiamato le due ancelle che conoscono abbastanza bene di Waka e ha fatto tenere le pedine del Go a ciascuna di loro (1). Questa cosa era anche grande onore per le due, perché loro erano scelte fra tante loro colleghe a questa occasione molto speciale.

Nyogo ha potuto rispondere tutto ma non ha recitato fino alla fine per non ostentare troppo la sua conoscenza.  Ma, l’imperatore ne ha continuato volendo trovare almeno uno sbaglio a ogni costa, se no, pensava che avesse perduto la faccia. E cosi, finalmente è arrivato a metà cioè fino al decimo rotolo.

L’imperatore ha finito col cedere a lei alla fine e le ha detto:

“”Forse io dovrò subire una completa sconfitta.””  E, loro due sono andati a letto.

Tuttavia, dopo alcune ore, lui si è alzato, perché è venuta una preoccupazione alla sua mente, che Nyogo poteva studiare l’altra metà a domani. E per salvare il suo onore, ha deciso di concludersi entro oggi e le ha detto:

“”Non voglio lasciare questo gioco fino a domani. Lo cominciamo subito.””

Poi, accendendo la luce, ha continuato a fare la domanda leggendo il rotolo fino a tarda notte. Nyogo pero, ha risposto tutto precisamente.  

(1) Go è un gioco fatto con pedine nere e bianche posate su una scacchiera. Vince chi sistema le proprie pedine su un territorio più vasto di quello dell’avversario. Questo gioco ha origine in vecchia Cina ed è introdotto in Giappone circa al sesto secolo. E nel periodo Nara (710 ~ 784) è diventato popolare e nel periodo Heian in cui c’è scritto questo saggio è diffuso perfino fra le donne.

In questo caso del gioco di Waka, le due ancelle, tenendo le pedine bianche e nere ciascuna, posava una pedina bianca ogni volta quando Nyogo vinceva. Invece, se lei sbagliasse, si metteva quella nera.