mercoledì 1 marzo 2017

Le serie degli antichi racconti giapponesi (196)


Due foto della zappa

Ugetsu Monogatari 85 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Hinpukuron (Il saggio sulla povertà e la ricchezza) ~ 7 ~

Lo spirito dell’oro ha continuato a parlare ancora:

“Ma, comunque, da una parte, la strada per la ricchezza è una arte, quindi, chi è abile, può raccoglierla bene, invece quello che è ignorante no. Anche se lui tiene tanti beni, li perde molto più facilmente che distruggere le tegole. Inoltre, noi, compagni dell’oro, attacchiamo o distacchiamo agli uomini seguendo il suo mestiere, perciò non è che abbiamo un padrone stabilito. Una volta ci raduniamo qui, ma, secondo l’atto del nostro proprietario, andiamo via e diventiamo dell’altro. Come se scorra l’acqua dall’alto al basso. Non ci abbiamo il tempo da fermare notte e giorno, perché dobbiamo sempre circolare.

Posso dire una cosa, cioè, se una persona, anche se sia ricca, se ne sta con le mani in mano, la sua ricchezza andrà via fra poco.

Ripeto ancora, se una cattiva persona sia arricchita, non c’entra niente alla sua personalità e ciò non si può paragonare con il caso della ricchezza del signore. È il problema veramente diverso.

Allora, secondo me, se una persona che sia arricchita con la tanta fortuna, si sforzi di lavorare senza facendo lo spreco, la sua famiglia prosperebbe bene di natura e tutto il popolo la seguirà.

Io non conosco il Karma che si insegna nel Buddismo neanche l’ordine del cielo che si dice nel Confucianesimo. Io vivo a mio agio nel mondo assolutamente diverso da ciò.”

Sanai, dopo averlo ascoltato, ha aumentato sempre più il suo interesse e detto:

“Quello che avete detto voi è meraviglioso! Grazie a voi, è scomparso tutto il mio dubbio che tenevo nel cuore per lungo tempo. Allora, approfittando questa occasione, vorrei domandarvi un’altra cosa.

Guardando il presente Giappone, la famiglia Toyotomi (consultate per favore "La storia di Samurai, 38,39,40) governa tutto il paese e sembra che la pace attuale sia dovuta a questa famiglia. Ma, d’altronde, ci sono i Samurai che vogliono servire ancora al suo signore che ha già perso il suo dominio. Loro stanno studiando la buona occasione per risollevare le sorti della famiglia del loro signore.


Poi, riguardo ai contadini, poiché loro anche sono il popolo che erano nati nel periodo dei regni combattenti caratterizzato dalla mancanza di un forte governo (1467~1568), sono pronti a combattere scambiando la vanga e zappa con l’arme per compiere azioni gloriose in battaglia.” 

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