domenica 18 settembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (149)


Due foto del pino caduto dal vento


Ugetsu Monogatari 38 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Kibitsu no Kama (la pentola del tempio scintoista Kibitsu) ~ 11~

Poiché la notte è finita fra un po’, Shotaro si è sentito di aver ravvivato con il senso di sicurezza e andato subito a casa di Hikoroku. Lui, dopo aver sentito quello che era successo a Shotaro durante la notte, ha ammirato l’abilità dell’esorcista la cui predizione era avverata. Anche lui quindi, aspettava la mezzanotte questa volta non andando al letto.

Il vento soffiava talmente forte che faceva quasi cadere il pino e anche pioveva dirottamente. Shotaro e Hikoroku, tremando con il presentimento infausto, passavano la notte dando una voce tra di loro attraverso la parete.

Verso alle due, è apparsa una ombra rossa alla finestra di casa di Shotaro e detto:

“Che è odioso! Si trova anche qui il talismano.”

Questa voce era cosi orribile come Shotaro si è svenuto per la paura da far rizzare i capelli. 

All’alba, lui ha raccontato a Hikoroku la storia terribile che aveva sperimentato e al cader del giorno, non pregava che finire la notte.  In questa maniera, lui viveva per alcuni dieci giorni pensandoli più lunghi da mille.

Quel fantasma, girando per sua casa o stando sopra il tetto ogni notte, gridava. Questa voce, piena di arrabbia, diventava sempre più spaventosa.

Cosi, è arrivata finalmente ultima notte quarantaduesima. Shotaro, pensando che bastava ancora solo una notte di pazienza, passava la notte con la cautela più rigorosa.

Quando è spuntata l’alba, lui ha chiamato subito Hikoroku, sentendosi di aver svegliato dal sogno lungo.

Hikoroku ha detto avvicinandosi alla parete:


“Che è successo?”