domenica 11 settembre 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (147)


Due foto dei vari talismani


Ugetsu Monogatari 36 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Kibitsu no Kama (la pentola del tempio scintoista Kibitsu) ~ 9 ~

Allora, la padrona, spostando un po’ il paravento, ha detto:

“Era da molto che non ti vedevo. Ti faccio capire quanto mi devi pagare per il trattamento crudele che m'avevi dato fino ora.”

Shotaro l’ha guardata con molta sorpresa e capito che era proprio sua moglie Isora, lasciata nella patria. Lei, con la faccia pallida e gli occhi spaventosi, lo guardava severamente indicandolo con il dito scarno.

Shotaro è svenuto per l'orrore, gridando “Ahime!”.
Nel frattempo, quando lui ha ripreso conoscenza e guardato attorno socchiudendo gli occhi, si è accorto che stava in un cenotafio dentro il cimitero. E vicino a lui, non si vedeva che una statua di Budda, molto invecchiata.

Shotaro si è alzato subito e tornato a casa contando sul lontano urlato del cane e ha parlato tutto quello che gli era successo a Hikoroku.

Allora Hikoroku ha detto:

“Ma che cosa dici! Forse tu sei stato ingannato dalla volpe. Quando uno è depresso al cuore, facilmente si prende possesso degli spiriti maligni. Secondo me, non va bene per te di stare nella tristezza cosi per lungo tempo. Io ti consiglio di calmare il cuore indebolito, pregando la divinità e Budda. Ho sentito dire che, nel villaggio poco lontano da qua, c’è un esorcista molto bravo. Andiamoci a purificarti e prendiamo da lui un talismano per cacciare via il demonio.”

E loro due sono andati a questo esorcista e gli hanno raccontato tutti i particolari successi fino ora a Shotaro.

L’esorcista, dopo aver letto la sorte di Shotaro, ha detto:


“La disgrazia sta già dietro di te. La situazione è molto grave. Questo spettro vendicativo ha rubato la vita della donna prima, ma ancora non potendo cancellare il rancore, sta attentando alla vita tua questa volta.”