mercoledì 24 agosto 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (142)


Due foto del tempio scintoista Kibitsu


Ugetsu Monogatari 31 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Kibitsu no Kama (la pentola del tempio scintoista Kibitsu) ~ 4 ~

La figlia di Kasada, chiamata Isora, dopo sposata con Shotaro, ha servito bene sia ai suoceri sia al suo marito sbrigando i lavori di casa diligentemente. Il padrone d’Izawa e sua moglie quindi, erano contentissimi di aver avuto la nuora cosi buona e brava, poi naturalmente Shotaro anche era tanto soddisfatto di lei.

Tuttavia, col passo degli anni, è cominciato a farsi vedere pian piano l‘innato carattere capriccioso e dissoluto di Shotaro. E lui, non si sa quando, era in rapporti sessuali profondamente con una prostituta chiamata Sode di Tomo no Tsu (una zona nella presente provincia Okayama) e alla fine lui l’ha riscattata preparando una casa per lei.

Dopo di che, lui si fermava a lungo a casa di Sode e non tornava da sua moglie.

Isora, sentendone molto triste, ogni tanto ha cercato di dissuaderlo dal frequentare a casa di Sode oppure rimproverava segretamente l’infedeltà del marito. Ma il marito non le dava ascolto e dopo, non tornava più di un mese da lei.

Shodayu, padre di Shotaro, non potendo restare indifferente nei confronti d’Isora tanto carina e sincera, ha redarguito suo figlio severamente e l’ha rinchiuso in una stanza alla fine.

Isora, essendo addolorata di questa situazione, ha servito con lena a suo marito e poi, ha fornito i bisogni ogni tanto anche a Sode in segreto.

Un giorno, quando Shodayu stava fuori, Shotaro ha chiamato sua moglie e le ha detto con il tono dolce:


“Io, vedendo il tuo comportamento talmente gentile e sincero per me, mi sto pentendo di quello che ho fatto per te fino ora. Io quindi, cercherò di rompere con quella donna facendola tornare a sua patria e di calmare l’ira di mio padre. Sode pero, è una donna povera, cresciuta in circostanze misere senza i genitori. Allora, se io l’abbandoni adesso, certo che lei decadrà di nuovo alla prostituta. Perciò io sto pensando di portarla alla città per farla lavorare sotto la persona sicura. Ma come tu sai, io ora non posso fare niente per lei in questa situazione e forse lei sta conducendo una vita disagiata da sola. E cosi, io vorrei chiederti una gentilezza di procurarti alcuni soldi per la spesa del viaggio e del vestito per lei, lo posso?”