mercoledì 10 agosto 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (138)

Il presente monte Nagara nella provincia Shiga

Il monte Nagara e i suoi dintorni


Ugetsu Monogatari 27 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Muou no Rigyo (la carpa nel sogno) ~ 5 ~

Il racconto di Kougi continua ancora:

“Voi dunque, eravate contenti vedendo il pesce portato da Bunshi e l’avete lodato. A questo momento, ho gridato con l’alta voce:

““Voi m’avete dimenticato? Non mi mangiate e fatemi tornare al mio tempio!””

Ho gridato cosi tante volte, ma, voi se ne fregavate e dimostravate solo la vostra contentezza di aver avuto il grande pesce, battendo le mani.

Nel frattempo, il cuoco è venuto. E lui, premendo fortemente i miei occhi con le dita di sinistra e tenendo il coltello affilato bene con la mano di destra, mi ha messo sul tagliere e stava per tagliarmi.

Io quindi, non potendo sopportare più le sofferenze, ho gridato di nuovo:

““Voi tutti mi uccidete? Ma, non è giusto, perché sono il monaco che servo al Budda. Soccorretemi, soccorretemi!””

Tuttavia, nessuno m’ascoltava. E quando mi pareva proprio di essere tagliato alla fine, mi sono svegliato.”

Il suo racconto è finito in questo punto. Tutta la gente che lo attorniava si è commossa molto e nello stesso tempo e ne ha trovato strano. Allora il sig. Suke ha detto:

“Dopo aver ascoltato la vostra storia, ciò mi ha fatto venire in mente una cosa, cioè ho visto spesso che il pesce aveva mosso la bocca. Forse a questo momento, voi avevate gridato…Ma naturalmente, noi non abbiamo potuto sentire la vostra voce. Ma comunque, quello che voi ci avete raccontato, è un miracolo davvero!”

Dopo di che, lui ha mandato subito il suo vassallo a sua casa e fatto buttare Namasu rimasto nel lago Biwa.

Kougi, fra un po’, è guarito dalla malattia e molto tempo dopo, è morto vecchio nel suo letto.

Prima di morire, lui, prendendo le pitture che aveva dipinto lui stesso, le ha sparse nel lago. Allora, i pesci dipinti sono usciti dalla pittura e hanno nuotato nell’acqua. Perciò, le pitture di Kougi non sono rimaste alla posterità.

Ma uno di suoi discepoli chiamato Narimitsu, succedendo all’eccellente prestazione del suo maestro, ha avuto la grande fama.

Un giorno, quando Narimitsu ha dipinto la figura del gallo sulla porta scorrevole nel palazzo imperiale, un vero gallo l’ha calciata pensandolo autentico.

In un libro antologico nel vecchio tempo, c’è scritto cosi.


                     ~  fine di “Muou no Rigyo (la carpa nel sogno)” ~