mercoledì 6 luglio 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (128)


Due foto del paesaggio dell'erbacce lussureggiati


Ugetsu Monogatari 17 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Asaji ga Yado (Capanna erbosa) ~ 5 ~

Quando Katsushiro ha messo piede nella sua patria, le nuvole cariche di pioggia coprivano il cielo, ma lui avanzava la pianura coperta d’erbacce estive pensando di non dover perdersi la strada perché proprio era la terra dove ha vissuto a lungo. Nel suo paese pero, ormai non c’era più il ponte sul fiume e non si sentiva il suono del passo del cavallo neanche quello dell’essere umano. Inoltre, se per caso si trovava qualche abitazione, era completamente cambiata da quella che lui sapeva prima.

Lui quindi, non riusciva a distinguere nemmeno la sua casa. Nel frattempo, trenta o quaranta metri avanti, lui ha potuto vedere stentatamente un pino spaccato dal fulmine sotto la poca luce della stella fra le nuvole.

Katsushiro, pensando con gioia che era proprio il segno di sua casa, se n’è avvicinato e l’ha trovata. Per migliorare la situazione, lui si è convinto che ci abitava qualcuno perché filtrava la luce fra gli spiragli della porta vecchia.

“Ma va! Può essere mia moglie? Oppure sta qualcuno sconosciuto?”

Domandosi cosi, lui si è schiarito la gola per far sapere la sua visita con tanta aspettazione. Dentro casa, sembrava che qualcuno si muovesse, poi si sentiva una voce di chiedere di chi era.

Questa voce era proprio di sua moglie, anche se era abbastanza invecchiata. Katsushiro, non potendo frenare l’impazienza, ha detto:

“Sono io, Katsushiro. Ma tu, abiti da sola salva e sana fino ora in questa condizione brutta? È strano!”

Appena sentito la voce del marito, la moglie ha aperto la porta. Il suo aspetto pero, era invecchiato, sporco e nero, e aveva gli occhi incavati e i capelli spettinati. A Katsushiro, non sembrava che questa donna fosse identica alla sua moglie una volta bellissima.


Lei, dopo averlo visto, piangeva solamente a calde lacrime senza nessuna parola. Anche Katsushiro, essendo rimasto sconvolto, non riusciva a dire niente per alcuni minuti.