domenica 12 giugno 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (121)


Due foto di presente Izumo


Ugetsu Monogatari 10 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Kikka no Chigiri (la promessa del crisantemo) ~ 10 ~

Samon, stentatamente ha aperto la bocca e detto:

“Mio fratello c’è venuto sta sera appositamente per adempiere la nostra promessa del crisantemo. Io quindi, ho offerto i piatti che avevo preparato, ma lui, rifiutandoli, mi ha raccontato la storia triste. Cioè, lui si è suicidato per non mancare la promessa e mi ha visitato la sua anima volando la strada di cento Ri. Subito dopo di avermi parlato cosi, lui è sparito. Io, chiedo scusa, ti ho svegliato dal mio pianto.”

Poi, Samon ancora ha continuato di piangere.

“Si dice che il prigioniero si sogna sempre di essere perdonato e chi ha sete si sogna di bere l’acqua. Forse tu avrai fatto stessa cosa, insomma ti sarai sognato di lui, perché tu non vedevi l’ora di rivederlo.”

La madre ha detto cosi, ma Samon, facendo segno di no con la testa, ha detto:

“No, non è un sogno. Mio fratello c’è stato qui sicuramente.”

E di nuovo, ha cominciato a piangere. Sua madre, vedendo l’aspetto di suo figlio, si è convinta ormai che lui aveva raccontato la verità e loro due sono passati tutta la notte piangendo.

Il giorno dopo, Samon, abbassando la testa alla madre, ha detto:

“Io mi occupavo di studiare dalla infanzia, ma non ho fatto niente la cosa significativa per la patria e neanche adempito i miei doveri filiali per te. Ho vissuto invano fino ora. Invece mio fratello, Akana, è morto dando valore alla lealtà per tutta la vita. Io, come il suo fratello giovane, vorrei andare a Izumo ora e compiere la mia lealtà per lui, sotterrando i suoi resti almeno. Mi dispiace di lasciarti qui sola, ma abbi pazienza finché io non ritorno.”

La madre ha risposto:


“Mio figlio, vai a Izumo, ma torni presto. Non starvi per lungo tempo e non fare mai questo commiato d’oggi all’addio eterno.”