domenica 8 maggio 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (111)


Sopra, Hoichi e il fantasma di Samurai
Sotto, il suonatore di Biwa



Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (75)

La storia di Hoichi senza le orecchie (11)

Prima di sorgere il sole, il monaco è tornato al tempio. Appena tornato, lui è andato alla veranda nella parte posteriore del tempio e scivolato lì calpestando qualcosa vischiosa. E quando lui ha visto attorno con la lanterna, è rimasto sbigottito trovandovi il sangue.

Poi lui ha trovato Hoichi che è seduto zitto, lasciando cadere il sangue sul collo.

“Ah, Hoichi!” Il monaco ha emesso il grido di sorpresa.

“Cosa hai fatto? Ti sei ferito?”

Ascoltano la voce del maestro, Hoichi si è tranquillizzato finalmente. E scoppiando a piangere, ha raccontato tutto quello che era successo durante la notte.

“Ahimè, poverino, poverino…” Il monaco ha detto con la voce piena di compassione:

“È colpa mia tutto. Ti chiedo scusa. Io sono stato convinto di aver scritto la frase di sutra su tutta la parte del tuo colpo, ma ho fatto un errore. Ho affidato al mio discepolo di scriverla sulle parte particolari, come le orecchie... e non ho fatto la verifica finale da me stesso. È proprio mia colpa.
Ma sarà inutile di pentirmi ormai. Quel che devo fare adesso è farti guarire quanto possibile presto.
Hoichi, pero, calmati. Il pericolo è andato via. Quel fantasma non ti visiterà mai più.”

La piaga di Hoichi è guarita fra un po’ per la mano di un medico bravo. E la storia strana che era successa su Hoichi, si è diffusa fra il popolo e Hoichi è diventato famoso. Tante persone nobili anche sono venuti appositamente ad ascoltare il Biwa di Hoichi. E lui, regalato tanti soldi, è diventato ricco.

A proposito, dopo essere successo questo avvenimento, lui è stato sempre chiamato “Hoichi senza le orecchie” per tutta la vita.


   ~ fine di Kwaidan, scritto da Yakumo Koizumi ~