domenica 15 maggio 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (113)


Due illustrazioni di Confucio


Ugetsu Monogatari 2 (la storia della pioggia e luna)

~ scritto da Akinari Ueda ~

Kikka no Chigiri (la promessa del crisantemo) ~ 2 ~

L’amico ha riposto:

“Mi pare che lui sia venuto dalla parte d’ovest molto lontano da qui. Poiché ha perso il suo compagno, mi ha chiesto una notte d’alloggio. Io, pensando che lui sia un uomo giusto e di buona famiglia dalla sua apparenza, l’ho fatto alloggiare a mia casa. Ma, proprio quella notte, lui ha avuto la febbre alta ed è anche impedito nei movimenti. Io quindi, l’ho dovuto mantenerci per alcuni giorni. Ma, non sapendo da dove viene lui, sono veramente sconcertato.”

Samon ha detto:

“Lo compatisco. Sarà logico che tu sei un po’ sconcertato, ma l’ammalato sta soffrendo in viaggio, che non c’è nessun conoscente da contare su. Io vorrei vedere la sua situazione magari.”

Dicendo cosi, Samon stava per alzarsi. Invece il padrone di casa, fermandolo, ha detto:

“Meglio non avvicinarti a lui. Perché la sua malattia può essere contagiosa, io non faccio avvicinare neanche la mia famiglia alla sua stanza.”

Samon ha risposto sorridendo:

“Anche Confucio ha detto nei Dialoghi, che la durata della vita umana è decisa dal suo destino. Se io non sia nel momento del limite di mia vita decisa dal mio destino, nessuna malattia mi potrebbe contagiare. Poi io non credo che la malattia mi dia il pericolo della vita anche se sia contagiosa.”


Appena detto cosi, Samon era entrato direttamente nella stanza dove c’era l’ammalato e l’ha guardato in modo particolare. Come ha detto il padrone, questo ammalato aveva l’aspetto di buona famiglia, ma pallido, magro, indebolito ed è stato nel Futon (il materasso giapponese) con l’aria penosa.