mercoledì 16 marzo 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (96)

Sopra, Koban, la moneta d'oro
Sotto la varietà di moneta nel periodo Edo




Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (60)

La storia di Aoyagi (5)

Prima dell’aurora, è cessata la bufera. Il sole bello del mattino sorgeva dal cielo dell’est, in cui non si trovava nessuna nuvola. Anche se Aoyagi riusciva a nascondere la luce del sole con la sua manica, Tomotada non ha potuto più rimanerci. Lui pero, ha trovato troppo difficoltà di separarsi da lei.
Quando era tutto pronto per la partenza, lui ha detto di nuovo ai genitori:

“Vi ringrazio di cuore di avermi ospitato bene. Forse sarei molto seccante di chiedere questa cosa ripetutamente per voi ma, io vi chiedo ancora di farmi sposare con la vostra figlia.
Ormai, a me troppo dispiace da dire addio a vostra figlia. Penso che anche la signorina voglia venire con me. Io quindi, la porterò adesso a Kyoto con me, se per voi va bene.
Se voi mene perdonate, siete proprio i miei genitori. E vi tratterrò avendo molte premura per voi. Comunque sia, io vorrei offrirvi questi danari, chiedo scusa molto pochi, in segno di miei ringraziamenti.”

Dopo aver parlato cosi, Tomotada porgeva un pacco dei denari avanti al vecchio genitore. Tuttavia, lui, glielo respingendo quietamente, ha detto:

“Siete tanto gentile, signore. Ma per noi non serviranno niente questi soldi. Invece voi dovrete ancora continuare il viaggio lungo nel freddo e senz’altro voi ne avrete bisogno. L’altra parte, in questa montagna non c’è niente da comprare anche se noi vogliamo. Riguardo alla mia figlia, la accompagnerete per favore. Lei è già la vostra. Non vi preoccupate di noi. È sufficiente per noi che voi avete detto di sposare con lei. Siamo felici di aver ascoltato questa parola da voi e non vogliamo più niente altro. Dato che siamo poveri e campagnoli, non possiamo preparare il vestito neanche far portare il dono di fidanzamento a lei. Inoltre, siamo già invecchiati e forse nel futuro vicino, dovremo separarci dalla figlia. Pensando cosi, noi siamo felice senza pari, se voi poterete adesso nostra figlia.”

Tomotada pero, ha chiesto di ricevere i danari ripetutamente ai vecchi, pero, loro hanno rifiutato ogni volta. E Tomotada ha capito che loro erano proprio indifferente al denaro.

Dopo di che, Tomotada, facendo Aoyagi salire sul cavallo, si è accomiatato ai vecchi con le parole della gratitudine.


“Signore, al contrario, siamo noi che dovevamo ringraziarvi. Siamo sicuri che voi siete gentile con nostra figlia. Perciò noi non ci preoccupiamo niente di lei.”