domenica 27 settembre 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (48)

Due foto del carro antico


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (12)

Il sogno di Akinosuke ~ 2 ~

Dopo averlo sentito, Akinosuke ha provato di fargli un saluto ma, non ha potuto far uscire nemmeno una parola dalla bocca per la sorpresa e confusione. E nello stesso tempo, lui era assalito da una sensazione strana che avesse perso la sua volontà e non potesse far altro che obbedire a quest’uomo.

Quando Akinosuke è salito sul carro, il suddito, seduto vicino a lui, ha fatto qualche cenno. Allora, quelli che tirano il carro, l’hanno fatto girare verso sud e poi è cominciata la processione.

Akinosuke era veramente sbalordito perché il carro si è fermato subito avanti alla porta magnifica che lui non ha mai visto. Il suddito è sceso dal carro e ha detto:

“Faccio sapere il vostro arrivo al mio signore”.

E poi, è scomparso.

Nel frattempo, sono usciti due uomini vestiti di Ho (una giacca ufficiale del funzionario nel vecchio tempo) di colore viola e messi di corona, che sembravano burocrati alti, dalla porta.

Questi due si sono inchinati rispettosamente a Akinosuke e l’hanno fatto scendere dal carro prendendo per la sua mano. E loro, passando sotto la porta e attraversando il giardino grande, l’hanno accompagnato all’ingresso dell’altra porta grandissima.

Dopo, Akinosuke era guidato nel salotto grande e pomposo da questa porta. Due uomini, dopo aver fatto sedere Akinosuke sul posto d’onore, si sono seduti un po’ lontano, dietro a lui. Subito dopo, le due ancelle vestite bene hanno portato il tè e dolce.

Dopo di che, i due nobili vestiti di Ho, di colore viola, si sono inchinati di nuovo rispettosamente a Akinosuke e detto a vicenda seguendo alle maniere giuste della corte imperiale:

“Dunque, per quanto riguardo ad avervi invitato qui, vorrei dire una cosa, cioè Il nostro re vuole ricevervi come il marito di sua figlia. E anche la principessa….. Comunque sia, vi porto alla sala delle udienze. Il re già vi aspetta, quindi voi cambiate subito il vestito per il matrimonio.”