mercoledì 22 luglio 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (30)

Kaguya Hime e i suoi genitori adottivi

Kaguya HIme che piange
La storia di un boscaiolo del bambù (29)

Kaguya Hime, vedendo questa guardia strettissima, ha detto:

“Voi non vi potrete fare nemici quella gente del mondo di luna, anche se siate pronti a combattere per proteggermi.  Sarà impossibile di scoccarli la freccia. Anche questa stanza chiusa si aprirà da sola quando sarà arrivata quella gente. E poi, tutti i guardiani anche perderanno lo spirito combattivo contro loro.”

Il vecchio ha detto con molta arrabbia:

“Io, invece, schiaccerò i loro occhi con la mia unghia lunga. Farò cadere loro sotto tirando i capelli. E farò perdere la faccia, facendo vedere il loro sedere.”

Kaguya Hime ha detto:

“Non dite una cosa simile ad alta voce. Se la sentono i guardiani che stanno sopra il tetto, penseranno di voi indecente. Mi dispiace moltissimo che dovrò andare via, nonostante che mi avete allevato con tanta affezione.  Mi sento veramente triste che non ho avuto il vincolo lungo con voi. Io, non volendo andare via senza contraccambiare una gentilezza a voi, ho chiesto alla gente della luna di darmi una dilazione almeno fino alla fine di quest’anno sulla veranda. Tuttavia, loro non hanno voluto perdonarmi. Mi sento triste insopportabilmente. Tutti gli abitanti nel mondo di luna, sono belli e non s’invecchiano mai e non hanno nessuna preoccupazione. Io non vorrei tornare a questo genere del mondo. Io avrò nostalgia di voi e rimpiangerò di lasciarvi cosi senza aver fatto assistenza.”

Il vecchio ha detto irritante:


“Non dire la cosa da provocarmi il rimorso.  Anche se siano tanto belli i messaggeri dalla luna, non mi potranno ostacolare.”