mercoledì 4 febbraio 2015

La storia di Kyoto (8)



Due illustrazioni di Emishi

L’imperatore Kanmu era l’uomo che aveva la forte iniziativa. Perciò, avendo tanti problemi per esempio come l’impoverimento finanziario causato dallo spostamento della capitale due volte o la spedizione ripetuta dei soldati alla zona nord-est in Giappone per reprimere Emishi (consultate per favore “La storia di Kyoto (3)”) e cosi via, Kyoto ha cominciato a funzionare come la capitale comunque sia.
In 801, Emishi era conquistato completamente dal generale Sakanoue Tamuramaro (il fondatore del tempio Kiyomizu) e in 804, era mandata la delegazione in Cina per introdurre la civiltà di questo paese.
(Riguardo a questo sistema di delegazione, consultate per favore “La vita di Kukai”)

Kanmu era morto al 17 marzo in 806 a 70 anni, e il principe Ate (che è chiamato dai posteri con nome postumo “l’imperatore Heizei”) è salito al trono.
L’imperatore Heizei pero, era l’uomo debole fisicamente e nervoso, quindi dopo tre anni lui già ha ceduto la sua posizione al suo fratello giovane Kamino (il nome postumo “l’imperatore Saga”), perché si è ammalato. Tuttavia, Heizei era ancora troppo giovane da ritirarsi, perciò quando lui si è guarito, ha cominciato a nutrire l’ambizione di riprendere il trono alla sua mano. 
È cominciata cosi, la lotta fra due fratelli. Alla fine, l’imperatore Saga ha vinto e Heizei, diventando monaco, si è ritirato a Nara in 810.

Dopo di che, il governo centrale si è stabilizzato abbastanza e fino alla metà del 12° secolo, anche se ci fosse qualche antagonismo fra i politici, non era accompagnato dalle armi, neanche l’esecuzione di una sentenza di morte.
Dall’imperatore Saga (51°) a Montoku (55°), circa per 50 anni, è durato il periodo in cui l’imperatore stesso si è occupato di politica, ma dopo la morte dell’imperatore Montoku è nato un cambiamento.

(N.B
Il numero 51 e 55 nella parentesi significa la generazione dell'imperatore.)