domenica 7 dicembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜152

La quaglia

La cutrettola

Volume terzo (29) 

Allora, anche l’imperatrice ha cantato:

“Sulla collinetta in Yamato, è costruito il palazzo da fare la cerimonia della nuova raccolta. Vi è cresciuta una camelia sacra che ha le foglie larghe. Nostro imperatore, figlio del sole, ha il cuore grande come queste foglie ed è splendente la sua faccia come il fiore di camelia. Gli date il calice di Saké, il segno di felicità. Oserei dire questa cosa come la parola conclusiva.”

E poi, l’imperatore ha cantato:

“Tutti i cortigiani, portando un Hire (una stoffa sottile stretta e lunga, che era creduta in cui ci fosse il potere magico per cacciare via gli insetti nocivi nel vecchio tempo) sul collo come una quaglia macchiata di bianco al collo, camminando con lo strascico lungo come una cutrettola, radunandosi come i passeri che stanno beccando il mangime nel giardino, si sono ubriacati. Il figlio del sole osa dire questa cosa come la parola conclusiva.”

Queste tre canzoni si chiamano Amagatari Uta, che è il nome generico delle canzoni cantate nel palazzo imperiale tradizionalmente.

Dopo, l’imperatore ha lodato Uneme venuta da Mie e dato a lei tanta ricompensa.

Poi, quando gli ha offerto il Sakè anche Odohime a questo banchetto, l’imperatore ha cantato:

“È venuta una ragazza nel palazzo, portando un vaso di Sakè. Lo tieni bene. Lo stringi con le mani, oh ragazza che porta il vaso di Sakè.”

Questa si chiama Ukiuta che significa la canzone per offrire il Sakè nel banchetto. Allora Odohime ha risposto:

“Io vorrei diventare una tavola del bracciolo su cui il mio grande signore appoggia mattina e sera.”

Questa si chiama Shitsu Uta, che è il nome di una canzone.

Quest’imperatore è morto a 124 anni e la sua tomba si trova a Takawashi di Tajihi (una zona nella città Habikino, in Osaka).