mercoledì 26 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜149

Il fiume Yoshino

Il monte Katsuragi

Volume terzo (26)

Quando l’imperatore Yuryaku è andato alla villa imperiale di Yoshino (una zona meridionale della provincia Nara), ha trovato una ragazza sulla riva del fiume Yoshino. Poiché lei era molto bella, lui l’ha sposata e portata al suo palazzo Asakura.

Poi, quando è andato di nuovo a Yoshino, fermandosi al luogo dove l’aveva incontrata, vi ha fatto costruire un tavolo bello. E seduto su questo, lui ha suonato Koto (una specie della cetra orizzontale) e la ragazza ha danzato.

Siccome lei ha danzato molto bene, lui ha cantato:

“Una ragazza sta danzando con l’accompagnamento di Koto, suonato dal figlio della divinità. Spero che rimanga eternamente la sua bellezza.”

Dopo di che, quando lui è andato alla pianura Akizuno (vicina alla villa di Yoshino) per fare la caccia, lui restava seduto su una sedia. In questo momento, un tafano si è fermato sul suo braccio, ma si è avvicinata subito una libellula e ha volato via tenendolo in bocca.

L’imperatore quindi, ha cantato:

“Nel monte Omuro (una zona di Yoshino), abitano il cinghiale e il daino. Non so chi l’ha detto, ma ho sentito dire cosi. E quando io stavo sulla sedia per aspettare l’animale, un tafano si è fermato sul braccio mio per succhiare il sangue. Tuttavia, subito dopo, una libellula l’ha portato via. È brava libellula! Per lodarla, si chiama Akizu Shima (significa l’isola di libellula, cioè Akizu è il vecchio nome di questa) il Giappone."

D’ora in poi, anche questa pianura è chiamata Akizuno.

Poi una volta, l’imperatore è salito sulla cima di una montagna in Katsuragi (in Nara). Allora, è apparso un cinghiale grosso. Lui quindi, gli ha scoccato una freccia di Nari Kabura (Nari significa suonare e Kabura è una rapa, cioè una freccia la cui punta è formata come una rapa, che è cavata per fare il suono quando vola). Poiché il cinghiale si è avvicinato col ringhio di arrabbia, l’imperatore, avendone paura,  è sfuggito sulla cima dell’albero betulla e cantato:
“Un cinghiale ferito veniva contro me. Ho avuto paura perché il suo ringhio è pieno di arrabbia e sono salito sull’ albero betulla molto alto per scappare da esso.”