domenica 2 novembre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜142


I vari ornamenti trovati nel tumulo antico

Volume terzo (19) 

Poi, il principe Karu ha cantato ancora:

“Alla parte sopra del fiume Hatsuse, si batte un palo sacro e alla parte sotto un palo grande, poi su quello si appende uno specchio bello e su questo un gioiello splendido. Io amo mia moglie con grande cura come questo specchio e gioiello. Se fosse lei in casa, avrei visitato e sentirei la nostalgia del mio paese nativo.”

Dopo aver cantato cosi, il principe e la principessa Sotohori si sono suicidati insieme.

Queste due canzoni si chiamano Yomiuta (significa il canto da cantare recitando).

Il principe Anaho (il suo nome postumo è l’imperatore Anko), stando nel palazzo Anaho a Isonokami (una zona in Nara), ha governato il Giappone.

Un giorno, l’imperatore Anko ha mandato un messaggero chiamato Ne no Omi (il ministro Ne) che era l’antenato della famiglia Sakamoto, alla casa del principe Ohokusaka e gli ha fatto dire:

“Voglio chiamare tua sorella, la principessa Wakakusaka, al mio palazzo per sposare con mio fratello, il principe Ohohatsuse. ”

Allora il principe Ohokusaka, dopo inchinato quattro volte cortesemente, ha detto:

“Indovinando che l’imperatore mi ordinasse questa cosa, io ho tenuto mia sorella in casa. Non l’ho fatta mai uscire fuori. È grande onore per me. Mando mia sorella al palazzo imperiale con piacere.”

E, pensando che sia scortese di rispondere solo con la parola, lui ha offerto un ornamento della forma di corona fatta d’oro e rame all’imperatore tramite questo messaggero.

Ne no Omi pero, incantato di bellezza di questo dono, l’ha rubato e ha detto una calunnia all’imperatore:

“Il principe Ohokusaka si è arrabbiato molto anziché accettare il vostro ordine e ha detto, impugnando l’elsa della spada:

“Io non voglio mai sottomettere mia sorella alla persona di stesso clan. ”
 
L’imperatore quindi, ha odiato molto Ohokusaka e dopo l’aver ucciso, ha rapito sua moglie chiamata Nagata no Ohoiratsume e l’ha fatta sua consorte.