mercoledì 29 ottobre 2014

Kojiki 〜 le documentazioni delle faccende antiche 〜141


Due foto del monte Hatsuse

Volume terzo (18) 

Il principe Kinashi no Karu era esiliato alle terme Dogo al paese Iyo (la presente provincia Ehime in Shikoku). In questo momento, lui ha cantato:

“L’uccello che vola nel cielo è un messaggero per me. Se tu senti la voce della gru, le chiedi di me dicendo il mio nome.”

Queste tre canzoni si chiamano Amada (non è ben chiaro il significato) Buri (la maniera da cantare alzando il tono).

Poi, lui ha cantato anche:

“Anche se mi esilieranno a Shikoku, io ci ritornerò ugualmente. Durante la mia assenza, deve essere tenuta la mia stuoia sempre pulita. Anche mia moglie non deve essere contaminata.”

Questa è Kataoroshi del canto Hinaburi (consultate per favore “Kojiki (139)”).

(N.B

“Kata” di Kataoroshi significa la metà, invece “oroshi” è abbassare. Chioè, Kataoroshi significa la maniera da cantare abbassando il tono dell’inizio o fine di una canzone.)

Allora la sua consorte, la principessa Sotohori (l’altro nome di Karu no Iratsume), gli ha risposto con la canzone:

“Non feritevi a un piede calpestando la conchiglia sulla spiaggia d’Aine (non è ben chiaro dov’è). Passate una notte con me e partite domani mattina.”

Dopo la partenza del principe, la principessa Sotohori, non potendo sopportare la mancanza del principe, l’ha seguito. In questo momento lei ha cantato:

“Sono passasti tanti giorni da quando voi partiste. Io andrò a trovarvi, non aspettando più qui.”

Quando la principessa Sotohori ha raggiunto al principe, lui ha cantato con molta affezione per lei:
“Ho piantato una bandiera sia sul picco grande sia su quello piccolo del monte Hatsuse. Cosi, il nostro rapporto è stabilito, cara mia. Io ti amo molto o nel sogno o allo sveglio. Oh, io voglio occuparmi di te sempre.”