mercoledì 20 agosto 2014

Il fascino delle città antiche (30)

La pagoda di cinque piani di Murooji

Le statue di Budda di Murooji

Il tempio buddista Murooji (1) 

Murooji, situato al fondo delle numerose montagne nella provincia Nara, si trova sulla riva di un fiume pulitissimo. È proprio il mondo più tranquillo e sacro. Nel giardino, si vede la pagoda bella di cinque piani, costruita nel periodo iniziale di Heian e ci sono delle costruzioni in cui sono collocate le statue antiche di Budda.

La zona Muroo appartiene alla regione vulcanica, in cui sta un monte chiamato Shojin che ha l’atmosfera molto misteriosa. Perciò nel tempo antico, è nata la fede per la montagna a Shugendo (consultate per favore “La vita di Kukai”) e, dopo di che, essendo collegata con la leggenda della Divinità Drago (che è considerata come l’amministratrice della pioggia), è diventata un centro da chiedere la pioggia nel momento della siccità.

Poi, nel periodo di Nara (710~784), poiché è nato il sincretismo di Buddismo e Scintoismo, è stato costruito il tempio Jinguji (significa il tempio buddista costruito nel territorio di quello scintoista) e poi dopo, con l’introduzione del Buddismo esoterico (Mikkyo, consultate per favore “La vita di Kukai”) è stato sistemato man mano come il tempio buddista di Mikkyo e diventato come si vede oggi.

Secondo la tradizione, questo tempio fu costruito in 681 da En no Gyoja (un anacoreta famoso in questo periodo, che è considerato l’antenato di Yamabushi) per la richiesta dell’imperatore Tenmu (consultate per favore “Kojiki (1)”) poi dopo, è andato a finire al possesso di Kukai come uno dei tre centri della setta Shingon (consultate per favore “La vita di Kukai”).

E nel periodo di Edo, sotto il regime shogunato di Tokugawa, questo tempio ha avuto il grande appoggio da madre del quinto Shogun ed è cominciato chiamarsi anche Nyonin Koya (il monte Koya per le donne).

Questo tempio si consiste di quattro costruzioni, cioè Hondo, alias Kanjyodo, Kondo, Mirokudo e la pagoda di cinque piani. 

Kanjyodo, che è il soprannome di Hondo (la sala principale), significa il posto in cui si fa il rito chiamato Kanjyo, che è molto importante in Mikkyo. Kan significa “innaffiare”, Jyo è “il capo” e Do è la sala o il palazzino. Kanjyodo, quindi, significa la sala in cui s'innafia la testa di una persona con l'acqua pura e profumata.

In Mikkyo, questo rito si fa nelle occasioni come seguenti cioè, o per vincolare i laici a Budda, o per far avanzare un monaco al grado alto, o per farlo ottenere la posizione del maestro. Una volta Kanjyo era la cerimonia eseguita all’incoronazione oppure nel momento che era deciso il principe ereditario ufficialmente in India. Poi dopo, il Buddismo Mahayana l’ha introdotto.