mercoledì 4 giugno 2014

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~106

Lo strumento Koto e altre figure Haniwa

I musicisti che stanno suonando Koto

Volume secondo (42) 

L’imperatrice Okinagatarashi Hime (moglie dell’imperatore Chuuai) era ispirata dalla Divinità quando girava per il paese Tsukushi (la presente provincia Fukuoka) con suo marito.

Questo è successo nel momento che l’imperatore Chuuai è soggiornato nel palazzo Kashii in Tsukushi per sottomettere il paese Kumaso (consultate per favore “Kojiki (94)”).

Allora, l’imperatore suonava lo strumento Koto (consultate per favore “Kojiki (34)”) e il ministro Takeshiuchi (consultate per favore “Kojiki (105)”) è stato al luogo in cui discenderà l'anima di Divinità, per chiedere il responso divino.

In questo momento, l’imperatrice era ispirata dalla Divinità e ha detto:

“Alla direzione dell’ovest, si trova un paese che detiene i vari tesori preziosissimi come l’oro e l’argento ecc. Ora, io ti faccio regnare questo paese.”

Tuttavia, l’imperatore ha risposto:

“Guardando la direzione dell’ovest dal posto alto, non trovo la terra ma solamente il mare.”

Dicendo cosi, lui è rimasto silenzioso, non toccando più il Koto, perché ha pensato il responso finto.

Allora la Divinità ha parlato furiosamente:

“In realtà, questo Giappone non è il paese che è governato da te. Tu vai al paese sotterraneo direttamente.”

Il ministro Takeshiuchi quindi, ha detto:

“Se mi è permesso di dire, Sua Maestà, per favore suonate il Koto pure.”

Perciò l’imperatore, avvicinando piano piano il Koto a sé di nuovo, ha cominciato suonarlo malvolentieri. Fra poco ma, non si sentiva più il suono di Koto e quando Takeshiuchi ha acceso la luce, vi ha trovato l’imperatore già morto.