mercoledì 18 giugno 2014

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~110


Due foto del tempio scintoista Kehi

Volume secondo (46) 

Il ministro Takeshiuchi no Sukune, volendo fare la purificazione per il principe (bambino nato dall’imperatrice), ha girato per il paese Oumi (la presente provincia Shiga) e Wakasa (una zona nella provincia Fukui) con lui e ha costruito il palazzo a Tsuruga nel paese Echizen (un’altra zona nella provincia Fukui) come l’abitazione temporanea del principe. Allora, la grande divinità Isasa Wake (il significato non è ben chiaro, ma si considera che Isasa derivasse dal nome di una spada sacra) è apparsa nel sogno di Takeshiuchi e ha detto:

“Io vorrei dare il mio nome al principe.”

Takeshiuchi quindi, ha risposto benedicendo la divinità:

“Mi sento obbligato. Cambierò subito il nome del principe cosi come voi avete detto.”

La divinità ha detto di nuovo:

“Domattina, andate alla spiaggia. Vi farò un regalo in segno di cambiamento del nome.”

Il giorno dopo, quando loro due sono andati alla spiaggia, vi hanno trovato i delfini feriti al naso, tanto quanto riempiscono tutta la baia.

Il principe, guardando questa scena, ha detto alla divinità tramite il suo servitore:

“La divinità mi ha regalato il pesce da mangiare.”

Perciò, questa divinità, essendo lodato il suo nome, si chiama Miketsu Ohkami (significa la Grande Divinità Amministratore del Cibo), e adesso si chiama Kehi no Ohkami (Kehi foneticamente deriva da Miketsu, che vuol dire il cibo sacro).

Poi, poiché il sangue dei delfini feriti puzzava, si chiamava questa baia Chiura (significa quella del sangue), ma adesso si chiama Tsunuga.

(P.S

Questa è una delle leggende toponimiche e Tsunuga si chiama Tsuruga oggigiorno. Nel vecchio tempo, Tsunuga era non solamente un punto di riferimento del traffico con Corea ma anche la sede principale del popolo di mare. Loro avevano fede nella Kehi no Ohkami e svolgendo un ruolo importante in navigazione e pesca, hanno offerto per lungo tempo il sale e i frutti di mare alla corte imperiale come il tributo.)