mercoledì 9 aprile 2014

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~91


Sopra, due foto di Haniwa della figura
Sotto, quella del cilindro


Volume secondo (27) 

L’imperatore dunque, ha mandato un uomo chiamato Tajimamori, (significa il protettore del paese Tajima, che è una zona nella presente provincia Hyogo), che è l’antenato della famiglia Miyake no Muraji (Miyake  è il cognome, invece di Muraji, consultate per favore “Kojiki (86)”) a Tokoyo (significa il paese d’eternità) remotissimo, per ottenere il frutto sempre profumato.

E Tajimamori è arrivato finalmente in questo paese Tokoyo ed è ritornato alla sua patria con otto rami di questo frutto attaccati di foglie e altri otto spogli a mano. Tuttavia, l’imperatore già era morto purtroppo.

Tajimamori quindi, dopo averne diviso a metà ciascuno, ha dedicato una parte all’imperatrice e l’altra all’ingresso della tomba dell’imperatore. In questo momento, lui, con questo frutto a mano, ha detto con la grande voce singhiozzando :

“Ho portato per Voi, il frutto sempre profumato dal paese Tokoyo.”

E poi alla fine, è morto piangendo.

Questo frutto sempre profumato è proprio presente l’albero Tachibana (significa il mandarino selvatico).

L’imperatore Suinin è vissuto fino a 153 anni e la sua tomba si trova alla pianura Mitachi nella zona Sugahara in Nara.

E quando sua moglie ufficiale, la principessa Hibasu (consultate per favore “Kojiki (82)”), fu morta, l’imperatore aveva stabilito un gruppo del popolo professionale da costruire la bara di pietra e anche Haji Be (significa una famiglia professionale da fabbricare Haniwa e il vasellame di terracotta). E lui ha costruito la tomba per sua moglie a Terama di Saki in Nara.

(N.B

Haniwa significa gli oggetti di terracotta che furono nati per decorare la tomba della persona potente come l’imperatore o il capo della provincia nel tempo antico.

Di Haniwa, si può dividere in due tipi, cioè l’uno è il cilindro e l’altro la figura come la casa, la persona, l’animale ecc. Quello si mette attorno alla tomba come l’ornamento oppure per dimostrare il territorio della tomba. Invece questo si mette sulla cima o altri punti del tumulo, in relazione con la cerimonia e il funzionamento funerale.

Secondo la leggenda, l’origine di Haniwa è come seguente:

Quando lo zio dell’imperatore Suinin fu morto, tutti i suoi vassalli vicini erano seppelliti vivi attorno alla sua tomba (si può considerare che fino a questo punto ci fosse stata quest’abitudine). Loro pero, non morivano subito e gemevano di dolore per lungo tempo sia giorno sia notte fino quando erano spirati. Perciò anche l’imperatore provava il dolore insopportabile di sentire la loro voce. Allora un suddito suo, chiamato Nomi no Sukune gli ha consigliato di mettere le varie figure fatte di terracotta attorno alla tomba invece degli uomini vivi. L’imperatore l’ha accettato subito e quando sua moglie era morta, ha adoperato il sistema di mettere Haniwa alla sua tomba.)