giovedì 2 gennaio 2014

Il fascino delle città antiche (27)

Torii sotto la luce dell'aurora

Okage Yokocho
(un quartiere commerciale a Ise)

Ise Mairi (andare a pregare al Tempio d’Ise) (2) 

Okage Mariri, cominciando dall’anno 1650, il cui boom stranamente capitava ogni 60 anni circa. Soprattutto quello dell’anno 1830 era tanto esplosivo quanto 4270000 persone in totale hanno visitato Ise durante solo alcuni mesi. Allora, la popolazione in tutto Giappone era circa un po’ più di 30 milioni, quindi, si può dire che più di 10 % dei giapponesi ci hanno visitato.

Quelli che si erano sforzati di rendere popolare “Ise Mairi” erano il personaggio chiamato Oshi (significa il maestro stimabile). Quest’Oshi si potrebbe tradurre un sacerdote viaggiante del tempio d’Ise. Cioè, loro, spiegando l’importanza di visitare Ise che è la Divinità Custode principale per tutti i giapponesi, giravano per tutto il Giappone. Anzi, non solo spiegare ma anche loro organizzavano “Ise Ko”.

Comunque, l’Oshi, oltre che parlante e informatore, era un essere come il promotore del viaggio che serviva anche da agenzia e intermediario dell’albergo.  

Ise Mairi, per il popolo che abitavano nella parte est-nord in Giappone, era il grande viaggio che ci voleva circa un mese. Tuttavia, loro hanno desiderato fortemente di farlo almeno una volta per la vita. Se un servitore ne ha chiesto, per il padrone non era tanto facile di dire di no. Loro pero, non erano quasi mai andati a Ise in coppia (d’uomo e donna). Gli uomini, come la scusa di andarci da soli (cioè il gruppo solo degli uomini), hanno convinto loro moglie, dicendo che la Divinità poteva essere gelosa se ci andavano in coppia, perché lei era la Divinità femminile singola.

La vera ragione ma, non cosi. Perché la moglie poteva essere un ostacolo per loro quando facevano la baldoria dopo l’astinenza.

Questo significa che loro erano abbastanza astinenti fino al momento di andare a pregare al tempio, ma dopo di che, avevano bisogno di cacciare via quest’ascetismo, seguendo al ritmo umano “sacro e profano”.