Il ritratto della Divinità Amministratore dell'Oracolo |
Una siepe di legna |
Volume primo (40)
Allora, Ohkuninushi ha risposto:
“Io non posso dire niente, ma il mio figlio, la Divinità Amministratore
dell’Oracolo, potrà risponderle per me. Lui pero, adesso è andato al capo di
Miho per cacciare gli uccelli e i pesci, non è ancora tornato.”
La Divinità del Tuono del Maschio Coraggioso quindi, ha ordinato alla
Divinità Ameno Torifune di portare questo figlio, e dopo di che, ha chiesto la sua
intenzione. Questa Divinità Amministratore dell’Oracolo ha risposto a suo
padre:
“Sono d’accordo, offriamo questo paese al Principe della Divinità
Amaterasu.”
Appena che ha detto cosi, lui ha calpestato la barca che aveva usato per
tornare, e battendo le mani con la maniera stregonesca, ha cambiato questa
barca alla siepe di legna di fogliame verde, poi si è chiuso in questa
siepe.
E poi, la Divinità Tuono del Maschio Coraggioso ha detto a Ohkuninushi:
“Tuo figlio, la Divinità Amministratore dell’Oracolo, ci ha dimostrato la
sua idea. Tu hai l’altro figlio che potrebbe fare la protesta?”
“Ho un altro figlio, chiamato la Divinità Takeminakata (il significato non
è chiaro). Non ci ho più altro che lui.”
Mentre diceva cosi Ohkuninushi, è apparso questo figlio, mettendo sulla
punta di mano una roccia talmente grande che è normalmente portata da mille
persone e ha detto:
“Questo strano chi è? Di che cosa sta bisbigliando nel mio paese? Tu vuoi
magari sfidarmi alla forza? Orsù, ne gareggiamo. Prima di tutto, io voglio afferrare
la tua mano.”
La Divinità del Tuono del Maschio Coraggioso dunque, ha fatto prendere la
sua mano alla Divinità Takeminakata. Allora subito dopo, questa mano si è
trasformata alla colonna di ghiaccio e poi anche alla lama di una spada. La
Divinità Takeminakata, essendo stupito di questo risultato, si è ritirato.