La penisola di Shima |
Un mercato di pesce a Shima |
Volume primo (46)
Il principe Ninigi ha detto alla Divinità Diaconessa Celeste:
“La grande Divinità Sarutabiko che mi ha servito come la guida, tu l’accompagni
al suo paese, perché tu lo hai affrontato da sola e hai svelato il suo vero
carattere. E poi, condividendo il suo nome, tu servi a me e ai miei
discendenti.”
Per questo motivo, la Divinità Diaconessa Celeste ha preso il nome Sarume
(Saru significa la scimmia e Me è la donna) e le sue discendenti sono chiamate
le signore Sarume.
D’altra parte, Sarutabiko abitava in Azaka (il nome di un distretto nella
provincia Mie, in cui c’è stato costruito il grande tempio interno Ise,
dedicato ad Amaterasu), e quando pescava, si era chiusa la mano in una
conchiglia chiamata Hirabu (non è ben chiaro che tipo di conchiglia) ed è
affogato nel mare. Perciò, il suo nome quando lui è stato nel fondo marino si
chiama lo Spirito Sacro al Fondo e quando quest’acqua marina emergeva sopra
diventando schiuma, si chiama lo Spirito Sacro Spumeggiante, e quando questa
schiuma si è spaccata, si chiama lo Spirito Sacro della Schiuma Stracciata.
A proposito, la Divinità Diaconessa Celeste, appena tornata da Sarutabiko, ha
chiamato tutti i pesci sia grandi sia piccoli e ha detto a loro:
“Voi avete voglia di dedicarvi al pasto del Principe del Cielo?”
Allora quasi tutti i pesci hanno risposto:
“Sì, noi ci dedicheremo.”
Fra loro, solo l’oloturia pero, non ha risposto niente. Allora la Divinità
Diaconessa Celeste l’ha detta:
“Questa bocca è quella che non risponde niente!”
E poi, con il coltello ornamentato da uno spago, ha tagliato subito la
bocca dell’oloturia. Perciò, la bocca dell’oloturia è rimasta spaccata ancora
adesso.
Per questa ragione, le signore di Sarume hanno diritto di condividere il
frutto del mare pescato per primo nel paese Shima (il nome di una zona della
provincia Mie, situata sulla riva del mare), quando lo è dedicato a ogni
imperatore nuovamente messo al trono.