sabato 11 maggio 2013

“Kojiki” ~ le documentazioni delle faccende antiche ~8


L'antica tomba e l'ornamento delle terracotte
Kojiki
Prefazione (5)

Penso rispettosamente che il cuore sacro della Sua maestà, dopo essere salita al trono, si diffonda tutto in Giappone e Lei sta coltivando tutte le creature pietosamente.  Anche se stia nel palazzo imperiale, la Sua virtù è diffusa fino alla fine della terra e del mare, in cui si ferma lo zoccolo del cavallo e poi anche la prora della nave.
I segni del buon augurio come la luce del sole è raddoppiata, o un fenomeno fausto e misterioso apparso nel cielo, che non è la nuvola nemmeno il fumo, o un ramo attaccato ad altro albero oppure un gambo che crea tante spighe, nascono cosi tanto che il segretario deve registrare ininterrottamente.

(N.B:
In quest’època, quando succedeva qualcosa misteriosa nel mondo della natura, s’indovinava dall’indovino ufficiale se fosse un segno buono oppure male, e poi anche il grado di ciò. Era considerato che se apparissero tanti segni buoni, la politica del governatore era giusta, in vece se succedesse qualche disastro naturale, se la credeva male. Ovviamente tutti i summenzionati sono i segni buoni e si aveva l’abitudine di registrarli ufficialmente.)

Inoltre, il tributo che arriva dal paese talmente lontano che c’è bisogno di fare il segnale di fumo uno dopo l’altro oppure di impiegare diversi interpreti per la comunicazione, è sempre pieno nel magazzino. Il nome dell’imperatrice che ha la virtù cosi alta, è superiore del re Yu di Xia oppure Tang-wang di Yin in Cina, senz’altro.
Allora, l’imperatrice, che ha deplorato di trovarsi tanti errori nelle faccende antiche tramandate, a 18 di settembre in 711, mi ha ordinato di scrivere un libro aggiustando quello che Hieda no Arei aveva imparato a memoria dall’ordine dell’imperatore Tenmu. Io, quindi, le ho registrate minuziosamente come ha voluto Sua Maestà.