domenica 24 marzo 2013

La storia di Samurai (60)


Sopra , due foto di Yoshinobu
Sotto, la pianta del Castello di Edo
(la linea azzurra significa il fossato)


La fine del governo shogunato dei Tokugawa(2)

Iemochi, pero, è morto giovane (a 21 anni) per la malattia. Quello che ha successo la sua posizione era Yoshinobu, figlio di Nariaki del feudo Mito (consultate per favore “La storia di Samurai (58)”). Lui era il quindicesimo e l’ultimo Shogun dei Tokugawa.
Yoshinobu faceva da tutore a Iemochi (perché era troppo giovane come lo Shogun) già dapprima e capiva bene della difficoltà di mantenere la porta chiusa del Giappone. Perciò lui, come il tutore di Shogun e il capo di tutti di ministri, una volta è andato a Kyoto per persuadere l’imperatore dell’importanza di comunicare con l’estero, volendo di fare questa riforma con l’iniziativa del governo shogunato. Il suo desiderio pero, non era possibile di adempiere. Perché c’erano tanti opposti per la sua politica attorno all’imperatore…
Quando è diventato Shogun, Yoshinobu, facendo partecipare i Daimyo forti (anche se fosse Tozama) alla politica per forza, ha tentato ancora di mantenere il potere di Tokugawa. Tuttavia, la corrente dei tempi stava già andando alla parte contraria di quella che lui aveva voluto.

D’altra parte, l’imperatore ha mandato la lettera di permesso per domare Tokugawa al signore di Choshu e Satsuma segretamente. (secondo alcuni studiosi recenti, questa lettera poteva essere finta, ma comunque, per la gente dell’alloro, crederne vera era tanto importante)
Yoshinobu, sapendo che quest’ordine dell’imperatore segreto, ha deciso subito di restituire la sovranità all’imperatore a ottobre in 1867. Dimostrando cosi la docilità all’imperatore, lui è voluto rimanere come uno dei ministri potenti nel governo nuovo. Invece gli opposti non l’hanno voluto perdonare e all’inizio dell’anno prossimo, scoppiava una guerra intensa attorno a Kyoto (la zona Toba e Fushimi), fra le forze alleate di Satsuma e Choshu principalmente e quella del governo shogunato. Siccome le forze alleate combattevano con l’autorizzazione dell’imperatore, hanno ottenuto una grande vittoria. Yoshinobu è fuggito stentatamente da Kyoto a Edo via marittima, e si è chiuso in un tempio buddista per dimostrare l’ubbidienza. Di conseguenza, quando le forze alleate sono arrivate fino a Edo, il castello di Shogun era consegnato a loro senza spargimento di sangue, e poi, naturalmente la città di Edo non è diventata cosiddetto “il mare di fuoco”.