venerdì 8 marzo 2013

La storia di Samurai (56)

Sopra, la nave nera
Sotto, il commodoro Perry

Nave nera (1)

L'ho toccata un po’ nella sezione di “Nijyo jou (il castello Nijyo)”, ma ora vorrei parlarla più dettagliatamente. Si dice che nella storia giapponese ci sono stati tre grandi colpi culturali (culture shock) e l’arrivo della nave nera è uno di questi.

A proposito, altri due sono l’introduzione del Buddismo e del fucile (consultate per favore “la Storia di Samurai (46)”). Comunque è certo che questi tre avvenimenti hanno cambiato drasticamente la vita dei giapponesi…

Il Giappone, da quando ha chiuso la sua porta per esteri, per più di 200 anni troncava le relazioni diplomatiche con i paesi stranieri tranne Olanda, Cina e Corea. (di Cina e Olanda, consultate per favore “la Storia di Samurai (49)”, invece di Corea, il governo di Tokugawa ha solo accettato la delegazione culturale) e riguardo a ciò, nel libro, si esprime spesso come il periodo in cui i giapponesi si erano immersi nel sogno di pace. Tuttavia, un regime come di Tokugawa, che è stato durato cosi a lungo, purtroppo ha un elemento di creare un ambiente che fa nascere qualche vizio come la corruzione oppure il giudizio arbitrario dall’uomo di potere. Si può dire che, veramente questo regime shogunato stava per arrivare al momento in cui la base di struttura ha cominciato a marcire pian piano.

Proprio allora, la grande crisi nazionale ha assalito Giappone.

Prima di toccare questo problema della Nave nera, vorrei parlare un po’ di situazione interna di Giappone. Come ho già scritto, in Giappone c’erano circa 300 feudi in questo periodo. E basando sull’insegnamento del Confucianesimo, la gerarchia nel regime shogunato era fissata molto forte. Era la stessa cosa in ogni feudo, cioè al vertice è stato il signore feudale (Daimyo) e sotto di lui, secondo l’ordine, c’erano i ministri, i funzionari ed i servitori ecc. Ovviamente, tutti erano Samurai ma, quelli che stavano sotto, non potevano avere quasi mai l’occasione da stare al luogo dove batteva il sole. Infatti, coloro che hanno iniziato il movimento contro Tokugawa, erano Samurai giovani di proprio questa classe, soprattutto quelli nel feudo di Tozama (consultate per favore “La Storia di Samurai (43)”. Loro, evadendo furtivamente dal feudo, si sono radunati a Kyoto e hanno cominciato l’attività per rendere la sovranità dal governo shogunato all’imperatore. All'època, evadere dalla patria senza il permesso del signore, era il grave misfatto. Perciò si può dire che loro hanno agito rischiando la loro vita....

Quando è cominciato ad essere tumultuoso cosi in Giappone, Ieyoshi è morto e l’unico figlio ereditario, chiamato Iesada, ha preso la posizione dello Shogun di tredicesima generazione. Questo nuovo Shogun pero, era quasi invalido e tutti hanno pensato che lui difficilmente potesse avere dei figli.