mercoledì 15 agosto 2012

Il fàscino delle città antiche (13)~Byodoin~

Sopra, la statua di Amitabha
Sotto, Hoou do (la sala della fenice orientale)

Byodoin è il tempio buddista che si trova nella città di Uji. Riguardo a questo tempio, ho già presentato un po’ nel video. Ma questo volta, vorrei scrivere più dettagliatamente.
Il tempio Byodoin fu una volta la villa di Fujiwara no Michinaga (Ricorderete? Era il grande nobile e il padrone di Murasaki Shikibu) e dopo quando morì Michinaga, suo figlio Yorimichi l’ha cambiata al tempio in 1052.
Allora, si credeva che arrivasse il mondo di Mappou, duemila anni dopo la morte di Budda Sakya-muni. Mappou significa il declino dell’insegnamento di Budda e si può dire che è una specie dell’escatologia. La gente di quest’època credeva che l’anno 1052 fosse l’ingresso per Mappou. Per il grande nobile come Fujiwara, anche se avesse ottenuto tutta la prosperità e sontuosità in questo mondo, non aveva senso se non fosse salvata nell’altro mondo. Perciò, Yorimichi ha costruito il tempio buddista chiamato Byodoin, che significa il tempio della parità. Perché tutti sono pari avanti a Budda.
All’inizio, era collocata la statua di Vairocana e un anno dopo, era costruita la sala di Amitabha. Siccome erano messi due Hoou (fenice orientale) sul tetto, questa sala viene chiamata “Hoou do (la sala di Hoou)” in posterità.
In principio, questo Byodoin era il tempio maestoso che consisteva di 30 costruzioni. Ma, erano bruciate quasi tutte per le guerre civili e ne sono rimasti fino adesso solo tre includendo Hoou do, che era salvata dalla guerra per il suo posizionamento topografico. Cioè, dall’indagine archeologica recente, è scoperto che questa sala fu costruita sul laghetto ed è considerata la costruzione sull’acqua più vecchia in Giappone. Adesso, però, essendo cambiata la configurazione, non è più così.
In Hoou do, è collocata la statua di Amitabha seduta di circa 2.5m d’altezza e poi sulle pareti circostanti sono messi i rilievi di 52 forme di Bodhisattva. La statua di Amitabha è unica esistente che si può confermare come l’opera dello scultore Jyocho.
Jyocho, vissuto in 11° secolo, era la persona che ha completato “lo stile giapponese” ed era il primo scultore di libero professionista. Prima d’ora, tutti gli scultori erano impiegati statali, però Jyocho ha scelto la strada d’essere indipendente e, tenendo tanti discepoli nel suo studio, ha trattato bene i vari ordini. Si può dire che lui era il grande imprenditore, produttore e artista da considerare come una montagna gigante.
Fino a questo momento, la statua di Budda era fatta da solo un albero. Infatti, ci voleva sempre un albero grande e anche un esperto che era abile di lavorare dalla prima alla fine coerentemente senza sbagliare. Inoltre, la statua fatta da solo un albero aveva un difetto di incrinarsi facilmente.
Quindì, Jyocho ha inventato la maniera “Yosegi Tsukuri (una specie di parché)”, che è caratterizzata come seguenti:
(1) Non è necessario di cercare un albero grande.
(2) Dato che tanti scultori producono un pezzo della statua ciascuno e li riuniscono alla fine, il lavoro è molto efficiente.
(3) Perciò, la finitura è sempre omogenea e invariabile.

A questa època, come summenzionato, si credeva che stesse avvicinandosi il mondo di Mappou. Quindì, i ricchi come la famiglia imperiale e nobile, hanno fatto a gara a ordinare la produzione della statua di Budda che era creduta come la testimonianza della fede. C’era anche un imperatore che ha ordinato più di 6000 statue!

Siccome Jyocho, tenendo circa 100 scultori (discepoli), ha adoperato la maniera della produzione in serie, c’è anche uno scultore contemporaneo che lo considera “Henry Ford nel periodo Heian”.
Riguardo all’automobile, ce ne sono tanti tipi come leggero, medio, grande e di prima categoria. Non ce ne sarà molta differenza di funzionalità, perciò secondo il potere economico del cliente, si decide il tipo da scegliere. Insomma, si potrebbe dire che la statua di Amitabha nel tempio Byodoin è l’automobile della qualità superiore.
Questa statua di Amitabha seduta è considerata “lo standard di Jyocho” poiché ha una certa regola alla proporzione tra testa, braccia e corpo, che è molto adatta al gusto dei giapponesi. Quindì, dopo di che, è risultato di trovare tante statue di Budda fatte su questo standard dappertutto in Giappone. Ancora adesso, vive lo standard di Jyocho (naturalmente si trovano alcuni piccoli cambiamenti, però). Questo è veramente un miracolo, perché normalmente uno stile non dura perfino a mille anni dopo nel campo dell’arte.