sabato 26 maggio 2012

La storia di Samurai (13)


Sopra, la vista di Dannoura attuale

Sopra, la statua di Tomomori
Sotto, quella di Yoshitsune

Dannoura è il nome di una sponda della città Shimonoseki nella provincia Yamaguchi, che si trova all’estremo ovest dell’isola Honshu (la isola più grande nell’arcipelago giapponese).  Questo Dannoura si affaccia allo stretto Kanmon che collega Honshu e Kyushu, è qui stato fatto l’ultimo combattimento fra i Taira e i Minamoto.
I Minamoto tenevano già il grande numero dei soldati sia dell’esercito sia del marinaio. Quelli due fratelli di Minamoto, l’uno dalla terra e l’altro dal mare, ciascuno ha attaccato i Taira. Quello che era incaricato dell’attacco dal mare era Yoshitsune. Secondo il racconto storico, (ma non si sa se è giustamente vero oppure no), i Minamoto sono stati alla parte orientale, e i Taira a quella occidentale dello stretto. Quando è cominciato il combattimento, la marea correva dall’ovest all’est, quindi i Taira erano vantaggiosi. Allora Yoshitsune, per guadagnare tempo finche la corrente di marea cambiava, ha ordinato i soldati di scoccare le frecce ai barcaioli e timonieri. All’època, questo tipo di strategia è stato considerato come l’infrazione del regolamento. Cioè, ammazzare “non combattenti” non era la maniera giusta. Ma, Yoshitsune ha osato farlo, dicendo che adoperava qualsiasi mezzo per vincere.
A questo momento, il capo dei Taira era Tomomori, quarto figlio di Kiyomori. Lui era l’uomo molto coraggioso e intelligente, e quando si è accorto della sconfitta, dopo aver detto tutti quanti di Taira di non uccidere più i soldati inutilmente, si è gettato nel mare legatosi all’ancora. La sua ultima parola, “ho visto tutto ciò da vedere” è molto conosciuta ancora adesso.
La maggior parte di Taira l’ha seguito. Però, alcune donne che vestivano tanti pezzi di Kimono, non potendo sommergersi sotto il mare, erano salvate dai soldati di Yoshitune. Una figlia di Kiyomori, che era mamma dell’imperatore, era anche una di quelle. Invece, suo figlio (l’imperatore che aveva 8 anni), essendo abbracciato da sua nonna (vedova di Kiyomori), si era affogato.

A proposito, nella famiglia imperiale sono stati tramandati dal tempo antico 3 tesori, cioè lo specchio di Yata, la spada di Kusanagi e la magatama (un gioiello di forma di virgola) di Yasakani come il simbolo reale.
I Taira hanno portato questi 3 tesori con l’imperatore all’ovest e ne hanno immerso tutti quanti nel mare. Se non si trovavano 3 tesori, sarebbe stato grosso problema per gl’imperatori in futuro. Quindi, Yoshitsune ha fatto cercarli con molto impegno, ma ha trovato solo lo specchio e la magatama. Infatti, (ancora adesso) la spada è l’imitazione purtroppo.

Io, personalmente ci ho dei dubbi sulla morte dell’imperatore. Cioè, come mai i Taira l’hanno fatto morire? Solitamente, i giapponesi sono molto rispettosi con l’imperatore dal tempo. Perciò, anche se i Taira l’hanno affidato alla mano del nemico, nessuno avrebbe voluto ammazzarlo. Sicuramente, lui non sarà stato più imperatore, ma almeno poteva vivere tranquillamente come un monaco magari… Ciò nonostante, i Taira l’hanno portato fino all’altro mondo con loro.

Si racconta che la nonna, prima di gettarsi nel mare, ha detto a suo nipote (imperatore) cosi:
“Sua maestà, c’è la città anche nel fondo del mare”.

Comunque, dopo la caduta della famiglia di Taira, è arrivato il mondo autentico di Samurai in Giappone.