giovedì 17 maggio 2012

Intervallo (11)~ Nagasaki~(2)

Sopra, la chiesa di Urakami
Sotto, la statua dell'ex-papa Giovanni Paolo II


Sopra, la chiesa di Ohura
Questa volta, vorrei parlare d’altra faccia di Nagasaki. La provincia di Nagasaki, situata a nord-ovest nell’isola di Kyushu, dal tempo vecchio è stata sul nodo stradale per la comunicazione col continente cinese includendo la Corea. Come ho scritto prima, il Giappone, introducendo la civiltà cinese ha stabilito piano piano la forma dello Stato. E Nagasaki ha funzionato quasi sempre come la strada principale per riceverla. Ma siccome il Giappone è il paese dell’Estremo Oriente nell’Asia, il popolo da contattare per i giapponesi era limitato, cioè la maggioranza di loro erano cinesi, coreani, indiani e un po’ di persiani. Quindì, quando i portoghesi erano trasportati a riva dell’isola Tanegashima dalla corrente nel 1543, i giapponesi hanno visto prima volta gli occidentali. Questa isola Tanegashima appartiene alla provincia Kagoshima (si trova a sud da Nagasaki) è molto piccola. A quest’ora, i portoghesi hanno portato il fucile e i giapponesi (come si sa) erano stati sempre bravi di migliorare le cose. Perciò, modificandone i vari aspetti, loro erano riusciti a produrre il fucile molto migliorato. Dopo di che, questo tipo di fucile è stato chiamato addirittura “Tanegashima”.
Questo ha fatto veramente l’època sulla nostra storia di guerra. Fino a questo momento, gli uomini combattevano usando o la spada, o l’arco o la lancia. Invece coll’arrivo di quest’arma da fuoco, è cambiata drasticamente l’arte militare in Giappone.
Comunque, però, questo era l’avvenimento casuale. Invece, c’era un uomo occidentale che è venuto in Giappone con la forte intenzione. Era il missionario Francisco Savèrio. Lui, che è stato a Melaka per diffondere il cattolicesimo nell’Asia, sapendo l’importanza di portarlo in Giappone, è arrivato a Kagoshima nel 1549. E lui ha scelto l’isola di Hirato di Nagasaki come il posto da propagare per primo. Dopo, passando Yamaguchi (la provincia vicina a Hiroshima) è venuto fino a Kyoto. Dopo un po’ più di due anni dell’attività missionaria in Giappone, è tornato a Goa e mentre aspettava l’occasione di andare in Cina era morto per la malattia febbrile.
Così, a Nagasaki, che era il primo posto in cui Savèrio ha fatto la propaganda, si trovano tante tracce del cattolicesimo. Purtroppo, dopo che lui era andato via, in Giappone il cristianesimo era proibito e infuriava la tempesta di persecuzione facendo uscire numerosi martiri…
Le foto di due chiese che ho messo sopra sono simboli di loro credenza. Quando è venuto l’ex-Papa Giovanni Paolo II in Giappone nel 1981, lui le ha visitate e ha fatto il discorso.  La frase che ha parlato lui è incisa tradotta in giapponese  sulla placca messa sotto la sua statua. Il contenuto è più o meno cosi:
Io, essendo qui in Nagasaki, la città storica in cui è rimasta la traccia dell’onore e  tragedia, ringrazio Dio di poter parlare a Voi che siete i discendenti e successori della gente che ha vinto l’onore superando la tragedia. Vi saluto con il grande affetto e profondo rispetto per la tradizione bellissima del cattolicesimo rimasta a questa chiesa locale.